No. A questo punto il problema non è più il lavoro.
A parte che sono ancora in malattia, quando rientrerò al lavoro per quanto ovvio mi guarderò bene dal rischiare anche solo lontanamente dal ricadere negli errori del passato. E comunque la pensione è lontana: sempreché i nostri cari governanti nel frattempo non ce la allontanino ancor di più, mi mancano ben 11 anni (che potrebbero ridursi di qualche anno nel caso l'azienda continuasse nelle campagne di prepensionamento).
Insomma, non consentirò più al lavoro di aggiungere altri danni a quelli già fatti.
Ma non potendo riavvolgere il nastro della mia vita, e dovendo quindi fare i conti con i danni causati dall'infarto occorsomi, in base alle informazioni che vi ho dato, in aggiunta a tutte le altre cose scontate riguardanti il mio nuovo stile di vita (alimentazione, attività fisica, stop fumo etc), secondo voi mi devo scordare anche la moto?