Ho conoscenti, che non sanno quanto sono miei amici. Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono. Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io le sia vicino. Loro forse non mi crederebbero. Ma è delizioso che io lo sappia. Anche se non lo dichiaro e non li cerco. E a volte, quando li cerco, noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto mi siano necessari, di quanto siano indispensabili al mio equilibrio vitale, perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho ricostruito, e sono divenuti i pilastri del mio incanto per la vita. A volte mi ritrovo a pensare che un amico non si fa, si riconosce. come da poco ho conosciuto delle amiche. É finito il tempo che trovare o farsi un amica sotto, mai confessato, si sperava nella carnalità
leggo le tue parole e, naturalmente, ne faccio tesoro.............anche a me capita quanto dici (in alcuni casi), in altri c'è bisogno di una certificazione indiscutibile...................
Alcune cose ci sfuggono perché sono impercettibili. Così le trascuriamo. Ma altre non le vediamo, proprio perché sono enormi. (Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta)