MILANO - Scatenò una valanga di calunnie. E le sue accuse, poi rivelatesi infondate, per poco non travolsero alcuni dei più noti esponenti politici del centrosinistra. Ora Igor Marini paga il conto delle sue iniziative mediatico-giudiziarie. Il tribunale di Roma lo ha infatti condannato a dieci anni per il cosiddetto affare Telekom Serbia, per reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di documentazione falsa e contraffatta a diversi episodi di calunnia. In più dovrà risarcire le vittime col pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva, a titolo di risarcimento dei danni, pari a quasi un milione di euro. Per il collegio, 100mila euro vanno liquidati subito a Francesco Rutelli, Donatella e Lamberto Dini, Walter Veltroni, Piero Fassino e Clemente Mastella mentre 150mila euro è la somma destinata a Romano Prodi, all'epoca dei fatti premier. Più 15mila euro di multa e 100mila di spese legali. Al coimputato Maurizio De Simone, uomo d'affari, è stata invece inflitta una condanna a 4 anni e mezzo. Il non doversi procedere, perché i reati contestati si sono estinti per prescrizione, è stato disposto, invece, per gli altri nove imputati, tra i quali l'avvocato Fabrizio Paoletti, e i manager Giovanni Romanazzi e Antonio Volpe.


E adesso, tutti quelli che per mesi hanno sparato merda su Prodi e i (ora) PD?



Come al solito la storia si rivela per la bufala che era.Ai tempi fu istuituita una commissione parlamentare d'inchiesta più comica e ridicola che vergognosa, con contorno di pagine e pagine di fango sui giornali del premier, porte a porte, e matrix e via tutto l'armamentario calunnioso di questa destra italica triste, rancorosa, collusa e farabutta.

E la gente abbocca.... sono tutti uguali si dice, non cambia niente.

Affanbicchiere.....