Io non riesco a capire tutta questa rabbia per il Natale.
Ci sarà la fiera dell'ipocrisia, ma se uno l'ipocrisia non sa dove sta di casa perchè rimanere turbati?
Per me il Natale è riuscire a stare con i miei e mia sorella che vedo poco (e dopo tanti natali solitari a 400 km di distanza), con mia zia e mio zio che ormai è malato e vecchio e no si sa quanto resterà ancora con noi, mi piace stare in famiglia perchè in quei giorni, più degli altri, la nostalgia per mia nonna che non c'è più mi prende alla gola così forte da farmi mancare il respiro, per il primo natale della mia nipotina che non vedo l'ora di vederla scartare i regali, per le luci e i colori in questo periodo così grigio, per le carole di natale che mi ricordano l'infanzia e pomeriggi passati a cantarle nelle case di riposo, per mio papà che si veste da s. nicolò (e babbo natale) e porta regali ai bambini all'ospedale e dolci ai vecchietti della casa di risposo. e vedere bambini che han paura e piangono per poi illuminarsi al regalo e invece altri entusiasti che gli si arrampicano addosso e gli raccontano tutto. e vecchietti e vecchiette sole che aspettano quella visita da settimane e magari non si ricordano che han fatto il giorno prima ma ricordano a memoria tutti i testi delle canzoni. e i regali per le amiche, ormai siamo grnadi ma la tradizione rimane, e bastano pochi euro per far qualcosa di carino e pensato e siamo tutte felici davanti a un the e anche se sai che quel "dovremo farlo più spesso" non è ipocrisia, ma semplicemente famiglia, lavoro e ritmi di vita che non te lo permettono. e lavorare la vigilia sputando sangue, ma con gli orecchini di rudolf la renna. e i biscotti di natale che sforno e che, probabilmente, anche quest'anno saranno così così ma matteo per farmi felice dirà che si, son buonissimi. perchè natale non è solo ipocrisia, ma anche volersi bene, come tutti i giorni dell'anno, però è una scusa più di un'altra per dirselo 2 volte in più...