non so se è già stato segnalato.... ma guardate anzi leggete che stronzate riescono a scrivere all'estero....
Spiegel online: "Ma vi sorprendete che il comandante fosse un italiano?" - Repubblica.itBERLINO - Ma via, qualcuno si è davvero meravigliato che il comandante della sciagura, il capitano della Costa Concordia, fosse un italiano? L'affermazione razzista, che sa molto di complesso di superiorità ariana, non viene dai neonazisti della Npd, bensì da Jan Fleischhauer, uno dei columnist di Spiegel online 1, l'edizione internettiana del settimanale tedesco. E la dice lunga sull'idea che i tedeschi hanno del resto d'Europa.
"Mano sul cuore, ma vi sorprendete che il capitano fosse un italiano? Vi potete immaginare che manovre del genere e poi l'abbandono della nave vengano decise da un capitano tedesco o britannico?". Pazienza per l'amnesia collettiva dei tedeschi verso prove di eroismo (vedi Cefalonia), Fleischhauer continua: "Conosciamo tipi del genere dalle vacanze al mare, maschi bravi con grandi gesti, capaci di parlare con le dita e con le mani, in principio gente incapace di fare del male, ma bisognerebbe tenerli lontani da macchinari pesanti e sensibili, come si vede. 'Bella figura', è lo sport popolare di massa italiano, cioè impressionare gli altri, anche Schettino voleva fare bella figura, purtroppo ha trovato uno scoglio sulla sua strada".
Non è finita: l'editorialista di Spiegel online riconosce di aver scritto frasi politicamente scorrette, basate su stereotipi, sul razzismo, "sebbene - aggiunge però subito - non sia chiaro in che misura gli italiani siano una razza". Il carattere nazionale, continua Fleischhauer carezzando forse involontariamente idee di passati regimi, è qualcosa di simile alla differenza di comportamento provocata dalla differenza tra i due sessi. E ancora: le nazioni sono diverse, per motivi climatici, e anche le lingue hanno il loro ruolo.
Il senso di tutto il ragionamento che forse sarebbe tanto piaciuto al ministro della Propaganda del Reich, Joseph Goebbels? L'editorialista di Spiegel online ce lo spiega chiaro: "Quel che può succedere quando per motivi politici si ignora la psicologia dei popoli, ce lo mostra la crisi della valuta". Chiaro, euro in crisi perché gli italiani sono tutti inattendibili come Schettino, magari in questo giudizio sono compresi Mario Monti e Mario Draghi in questo giudizio. L'errore di nascita dell'euro, continua il disinvolto Fleischhauer, è stato chiudere nella camicia di forza di una moneta unica culture così diverse.
Peccato che Fleischhauer si dimentichi o finga di dimenticarsi che la riunificazione tedesca fu finanziata dal resto d'Europa, perché i costi del risanamento della Germania Est in bancarotta spinsero la Bundesbank a un aumento spaventoso dei tassi. Il quale portò ad aumenti dei tassi a catena in tutta Europa, prima dell'euro, rovinando le altre economie, non quella tedesca.
Peccato anche che non menzioni il dopoguerra: la Germania ovest risorse dalle rovine in cui la guerra iniziata da Hitler l'aveva ridotta perché gli Stati Uniti d'America e il Regno Unito spesero miliardi e miliardi sia col Piano Marshall per rilanciare la sua economia, sia con le spese militari per creare la Nato e difendere la Germania Ovest dall'Unione sovietica. E intanto la Germania ovest con un esercito che nella guerra fredda Der Spiegel definì 'bedingt einsatzbereit', cioè solo limitatamente operativo, si godeva il suo benessere consumista sotto l'ombrello atomico e militare in generale angloamericano e grazie al lavoro a basso costo dei migranti.
Allora, vogliamo parlare di carattere nazionale? Americani e britannici troppo generosi e spendaccioni per l'ex nemico, italiani, spagnoli e turchi troppo laboriosi alle linee di montaggio Volkswagen o Mercedes? E tedeschi incorregibili dopo la Weltanschauung nata da loro tra il 1933 e il 1945 secondo cui le nazioni non sono comunità di valori come nel mondo moderno, bensì solo razze come cavalli e cani?
Loooove booooooaaaaaaaaaattttt...
Direi di iniziare a mandare in fureria la diskussione... ormai...
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666 User.
Oh Gesù Winchester...
Jan Fleischhauer, non sò dove c@xxo stai e sò che non mi leggerai, ma da questo forum mi è gradita l'occasione per porgerti tutto il mio disprezzo.
Per dirla tutta, oltre ad aver omesso di richiamare le cose esposte nell'articolo, ha dimenticato di evidenziare come a noi italiani, pur con tutti i difetti che non neghiamo, vengano unanimemente riconosciute anche un gran numero di positive qualità .........
E non stò certo parlando del fatto che ai mondiali di calcio le suoniamo sempre ai tedeschi, o che essi vengono sempre a sciare sulle nostre Dolomiti.
E comunque, giusto per restare alla Concordia, non sò mica se Fleischhauer e i suoi connazionali sarebbero riusciti ad evacuare oltre 4000 persone in così breve tempo, e in piena emergenza.
Quasi tutti gli imbarcati sulla Concordia. Non tutti, purtroppo.
"Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."
Beh vorrei dire la mia sulla vicenda dal punto di vista d'uomo di mare con non poche miglie sulle spalle.
Premetto, sono sinceramente scioccato ed addolorato per la fine della Concordia e dei sui morti e dispersi. Dolore che non è differente da quello per le tantissime vittime perse in mare quotidianamente.
Vengo all'accadimento del 13.
L'equipaggio
Le società armatrici aruolono l'equipaggio da apposite liste depositate presso le capitanerie di porto, per lavorare in mare si ha l'obbligo d'essere scritti alla "Gente di Mare" ed avere il libretto di navigazione che attesta e certifica gl'avvenuti esami medici per l'idoneta alla navigazione. Il grado di corsi STCW, La specializzazione, i brevetti e patenti ed il nome del mezzo su cui si è aruolati ed i giorni di navigazione. Questi requisiti sono richiesti a tutte le persone aruolate, dal parruchiere di bordo al comandante, tutti sono ritenuti membri di un equipaggio.
L'equipaggio a bordo di una qualunque unita navale ha un doppio compito da svogere, il primo è quello principale dei compiti da svolgere durante la normale navigazione. Il cuoco cucinerà, l'addetto alla lavanderia lava, ecc. ecc. Tutti rispondono gerarchicamente al proprio superiore. Il secondo compito è quello viene svolto dall'istante in cui si dichiara lo stato d'emergenza, ognuno ha il suo compito specifico segnato sul suo personale libretto per le emergenze e per cui e stato appositamente istruito e al quale ha periodicamente fatto esercitazioni. Tutti rispondono da quell'istante in poi al commissario della sicurezza o al nostromo che a loro volta rispondono al comandante. Tutti sono tenuti ad presentarsi immediatamente al proprio posto. Cosi e possibile trovare il cuoco che ammaina le scialuppe, il cameriere che distribuisce giubotti, il parruchiere che lancia le zattere e cosi via.
Questi sono DOVERI del equipaggio, DOVERI e non atti di eroismo come ho letto e sentito.
Chi non rispetta tali regole, chi si trova seduto in una scialuppa al posto di una bambina non è un eroe, chi si trova su uno scoglio a guardare attonito la nave che va a fondo è passibile d'abbandono nave, qualunque sia il suo grado.
Agiungo per chiarezza che dal momento della dichiarazione d'abandono nave, il comando viene immediatamente trasferito dal comandante a chi e preposto al salvataggio, nel caso specifico alla capitaneria di porto.
La rotta.
Le società armatrici affidono al comandante delle proprie unita una rotta di massima da seguire, le deviazioni da tale rotta devono essere comunicate all'armatore e giustificate da validi motivi. Tali rotte devono tener conto delle poche zone interdette al traffico ed a quelle altretante poche con rotta obbligata. Non si ha la faccolta di scorrazzare per lungo e largo a proprio piacimento.
Svolte le pratiche di disormeggio il comandate deve comunicare via radio al compartimento marittimo, la destinazione, l'ora stimata d'arrivo, il tonnelaggio d'acqua dolce e di olio carburante. Succesivamente la nave e seguita tramite un trasponder che segnala il numero IMO d'identificazione, la velocita e la prua tenuta. Il trasponder non è seguito costantemente da un operatore di terra come si fa per gl'aeri, serve per localizare il mezzo in caso di necessita, tale segnale e ricevuto anche dalle altre navi in transito. Il vecchio radar ancora in uso non ha la portata di un trasponder satellitare quindi è poco usato dai compartimenti costieri.
Quanto detto e solo per fare un po di ordine su tutte le cose lette e sentite per TV.
La Concordia.
La concordia era fuori rotta fin dall'uscita dal porto di Civitavecchia, la rotta prevista per Savona lascia il Giglio sulla murata di dritta non quella di sinistra.
La secca sulla quale è avvenuto l'impatto e ben segnalata su tutte le carte nautiche ed i sistemi GPS. Altro aggravante è la non lettura o il completo disinteresse del allarme eco-scandaglio, oltre agl'allarmi emessi dal radar che da costantemente la distanza dalla costa del Giglio.
Se il comandate si trovava su quella secca, ci si trovava con perfetta conoscenza della sua posizione e con il supporto di tutti i mezzi di navigazione.
A squarcio avvenuto, con successiva allagamento della sala generatori, la nave ha perso immediatamente o quasi la propulsione e i mezzi di governo, ciò che ha portata la nave dalla secca a Giglio Porto è la forza d'inerzia. Infatti i primi testimoni riferiscono la nave ferma a duecento trecento metri dal molo nord del porto con la prua rivolta verso nord.
Non vi erano ancore calate e ciò si spiega dalla successiva deriva della nave, in un ora, la corrente la porta ad incagliare prima la poppa sulla costa, succesivamente la prua viene rotata verso sud cosi da trovarsi alla fine della deriva come la vediamo oggi, sul fianco di dritta con la prua rivolta verso sud.
Le immagini subacquee delle ancore confermano ciò perche le catene cadono sulle ancore stesse, ciò avviene solo a nave ferma, quindi ad incaglio avvenuto.
Il Relitto.
Il relitto non puo essere toccato in questo momento se non per le operazioni di salvataggio ancora non dichiarate finite perchè il relitto e posto dal momento dell'abbandono sotto seguestro. Ricordiamo che vi sono indagini in atto sia della guardia costiera che degl'organi giudiziari.
Sul recupero del del relitto stesso, posso solo fare delle ipotesi inquanto non esperto del settore. A mio vedere attraverso le immagini Tv, La falla e completamente emersa, quindi presumo che se non vi sono mareggiate non imbarca acqua. Se non si mettono in atto forze che la portano fuori dal equilibrio ragiunto da li non si dovrebbe muovere. Lo svotamento del carburante non è un operazione semplice perchè deve tenere conto di tali equilibri. Certo che settanta metri di falla emersa potrebbe essere chiusa, bisogna vedere cosa è accaduto al opera morta della dritta. Super gru, si ne ho viste in atto, gru che sollevano piattaforme marittime, ma una nave è un altra cosa, è una struttura elastica e non credo, a mio dire da inesperto, il mezzo più idoneo.
Scuasate se mi sono dilungato, ma volevo fare chiarezza e ci tenevo a dire la mia.
te la do io l'America. Black Betty
Attenzione: L'autore del presente messaggio non si ritiene responsabile di quanto dice, in genere nemmeno lo capisce e a volte non condivide la propria opinione
???Originariamente Scritto da commissario Ue
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