E dàlli...
Eroe lo hanno chiamato i giornalai, prima hanno chiamato eroe il commissario di bordo con la gamba rotta, poi visto che dall'ospedale non gli dava abbastanza soddisfazione, ne hanno cercato un altro.
E comunque non sempre chi è sul luogo ha il controllo o il polso della situazione. C'è una visione tattica (sul campo) ed una strategica (dal luogo di comando). Se gli ordini si mettessero a darli i "fanti" (il militare impegnato in prima linea) tutto si trasformerebbe in un enorme casino, e non per mancata capacità, ma proprio per la mancanza di una visione di insieme e di una chiara scala di priorità. E' chiaro che poi chi è sul luogo, in caso di emergenza immediata fa quello che può senza aspettare che nessuno glielo dica, ci mancherebbe altro.
Infatti alla fine hanno fatto a meno del capitano, ma se fossero riusciti a scuoterlo, probabilmente avrebbe potuto dare un contributo importante. Solo che quello aveva capito di avere appena prodotto diversi morti, 200mila tonnellate di rottami metallici e alcune centinaia di milioni di danni, e che poteva fare ciao ciao alla carriera e alla sua vita come le conosceva.