Citazione Originariamente Scritto da emidio_speed Visualizza Messaggio
Ti rispondo allegando quanto scrive l'editorialista Antonio Pelillo:

"Le incursioni del patron azzurro a margine delle assemblee di Lega sono sempre ricche di spunti interessanti. Dalle parole infuocate del presidente partenopeo è parso quasi evidente che l'obiettivo non erano certamente la categoria dei giornalisti. Il produttore, da buon comunicatore, ha "usato" la domanda del cronista per manifestare un malessere del sistema calcio. Bisognerebbe cambiare certe regole per allentare la morsa dei ritocchi agli ingaggi dei calciatori che periodicamente attanaglia le società minandone i bilanci. Gli ingaggi dei calciatori andrebbero liberati da spese superflue e percentuali che finiscono poi con il vincolare fin troppo anche la volontà degli stessi. L'abitudine di battere subito cassa ogni volta che un calciatore sfodera buone prestazioni va contro ogni logica legale. Il ritocco di un contratto dovrebbe essere una concessione, un regalo della società al calciatore perché un accordo regolato dalla legge esiste già ed è firmato da entrambe le parti sin dal loro primo incontro. Quando l'aumento della "paga" diventa poi una pretesa, allo stesso modo i calciatori dovrebbero accettare di guadagnare di meno quando le loro prestazioni vanno al di sotto dell'ingaggio previsto dal contratto. Questo, però, non accade e la mancanza di equità e del rispetto delle leggi del codice civile è palese quanto ingiusta per le società."
a me questa sembtra una personalissima, liberissima e parzialissima interpretazione dello sgrammaticato editorialista ( l'obiettivo non erano certamente la categoria dei giornalisti)

la mancanza di equita' e del rispetto delle leggi del codice civile e' palese solo per il di cui sopra

formalmente trattasi di libera (ri)contrattazione fra le parti

o ritorniamo ai cartellini, o le cose staranno sempre cosi' (anche se qualche speranza a medio termine sul fair play finanziario ce l'ho ancora)


nessuno vieta a de laurentiis di aumentare la quota variabile nei suoi contratti..........tutto sta a vedere se i giocatori accettano

ma cosa giustificherebbe la minaccia del nostro aurelio verso un giornalista ?

a me tutto sto gran comunicatore non e' sembrato, ma se lo dice pelillo, ci credo (a meno che non stia preparando davvero il "popolo azzurro" alla cessione di cavani individuando dei "colpevoli" terzi, e qui torniamo al topic del calciomercato)

chioso solo commentando che i mal di pancia di cavani erano ampiamente previsti da almeno 6 mesi, e che se non fosse stato ceduto, lavezzi sarebbe stato nelle medesime condizioni: non comprendo queste reazioni scomposte