Da quando è terminato il maltempo ed è iniziata la calda estate, se da una parte continuo a macinare km con lo scuterino come valida alternativa alla macchina, dall'altra non tocco quasi più la moto. Solo 700 km fatti tra maggio e giugno (4-5 giri brevi nel canavese) e poi praticamente più niente. Altro da fare, fretta (e caldo) che mi induce a saltare sullo scuter in tenuta estiva invece che bardarmi con giubbotto, guanti ecc. e soprattutto incomincio ad avere paura. Non ho tenuto il conto ma solo in Piemonte in pochi mesi saranno morti una quindicina di motociclisti. Stasera alle 20 percorrevo in macchina Corso Belgio a 500 mt da casa diretto in birreria e vedo un incidente che pare abbia coinvolto una moto sportiva e uno scuter: due a terra coi caschi indosso che non si muovevano con i primi soccorritori accanto, vicino alla moto rovesciata contro il gradino completamente contromano, lo scuter a terra a centro strada e uno col casco che era in piedi. Una scena che mi ha dato una stretta allo stomaco. Ma come si fa? Non mi sono avvicinato alle due ruote a 50 anni per farmi uccidere da qualche imbecille. Inoltre non riesco a pensare a percorsi che mi possa far piacere di fare in moto. Mi vengono strani pensieri, come se l'andare per strada non per necessità ma per diletto debba comportare maggiori probabilità di incidenti. E girando poco a volte parto addirittura irrigidito da una irragionevole paura.
Aggiungiamoci che nei momenti liberi ho preferito farmi 20-30 km nei parchi con la mia bici restaurata e me li sono goduti di più che i 130-150 in moto con gli amici...