Corso di guida in pista di livello BASE
in tanti mi hanno chiesto cosa andassi a fare ad un corso di guida in pista di livello base perchè sono uno che in moto ci va abbastanza bene, certo non un pilota ma comunque un amatore un po' sopra la media e pure io mi sono interrogato spesso su che tipo di corso avrei potuto fare per migliorarmi.
Ce ne sono di tutti i tipi, la maggior parte delle volte hai chi ti tira e ti carica in pista ma per questo ho già tanti amici con un ottima manetta, io cercavo qualcuno che mi correggesse e mi insegnasse tutte quelle cose che da autodidatta ho sempre trascurato.
Non sono tante le cose da migliorare, vado in moto da una quindicina d'anni e non ho mai avuto un istruttore nemmeno per prendere la patente a 16 anni, ma adesso i miei difetti sono diventati un limite per le mie performance e mi portano a prendermi dei rischi che sicuramente potrei evitare; l'aver letto ogni guida esistente nel web e aver visto tutti i video di Youtube sull'argomento non mi è più sufficente.
Qui entra in gioco l'amico Barry Rivellini, mi permetto di chiamarlo amico sebbene la nostra conoscenza sia di fatto limitata ad una manciata di occasioni, ma il termine si addice per svariati motivi. Primo su tutti è un motoclista di quelli veri, uno che mette passione in tutto ciò che riguarda la moto, che ti tratta alla pari, uno di quelli che ascolti per ore con le lacrime agli occhi per le risate nel sentirlo raccontare aneddoti di una vita passata nei campi di gara di tutto il mondo, in compagnia dei migliori piloti della storia di cui si parla più delle sfide alcoliche che di quelle in pista.
Mi affido a lui perchè i suoi corsi non si svolgono in autodromi blasonati ma in strutture piccole, lontane dal caos e con il tracciato in esclusiva senza distrazioni ed il costo non è di certo proibitivo, senza tralasciare l'ottimo feedback ricevuto da tutti coloro che mi hanno preceduto.
Così Venerdì mattina mi sono trovato in compagnia di altri 8 compagni di scuola nel tracciato di Tolmezzo, piccolo paese in provincia di Udine proprio ai piedi della Alpi.
Ci sono svariate categorie di moto, andiamo dalla mia zx10r pronto pista al multistrada 1200 e probabilmente sono l'unico ad avere una certa esperienza in circuito, un po' il dubbio di aver sbagliato corso mi prende ma resto fiducioso e attento mentre tutti i gli altri guardano il tracciato con le bave alla bocca ansiosi di entrarci.
Dovranno aspettare ancora molto, infatti per tutta la mattina la pista ci farà solo da sfondo per le foto e per i video visto che un nonnino austriaco ci fa svolazzare sopra la testa il suo robottino a 6 eliche dotato di videocamera! Chi sa se riusciremo mai a vederli....
Presentazione del corso e prime nozioni sulla postura e sull'uso dei comandi della moto, poi si da il via ad una impegnativa serie di esercizi nel piazzale, cose apparentemente basilari ma in realtà impegnative e fondamentali. Io non ho dubbi, proprio questi esercizi sono quelli che mi servono.
Ci sono 2 istruttori, Barry e Berry, (Dio li fa e poi li accoppia....dicevano) quindi ogni domanda trova risposta, ogni errore viene corretto giro dopo giro.
Nota interessante, abbiamo fatto le prove di frenata, dalla prima frenata fatta da ognuno di noi, a fine esercizio siamo arrivati a togliere in media 1/3 dello spazio d'arresto, ma ancora più sorprendente all'inizio abbiamo preso anche il riferimento del multistrada1200 dotato di abs e a fine lezione tutti siamo arrivati almeno ad uguagliare quella performance se non a fare di meglio!
Dopo questi esercizi sono arrivati i primi giri di pista, 2 gruppi dietro ai 2 istruttori per mettere in pratica quanto appreso con loro che nonostante l'andatura ridotta ruscivano ad esasperare i movimenti del corpo facendo da vero e proprio promemoria in diretta di quanto prima sperimentato e da mettere in pratica ora, specialmente per chi era alla prima volta in pista e a cui l'emozione toglieva concentrazione.
La seconda parte del corso è stata molto meno pratica, con un supporto audiovisivo ci sono stati spiegati tutti i concetti che supportano quanto appreso in precedenza, poi una serie di nozioni sull'interpretazione delle curve e sulla ricerca dei riferimenti dentro il tracciato (altra cosa per me difficilissima da sempre) e poi Barry pronuncia una breve frase “ora uno alla volta venite dentro con me che vi faccio vedere le traiettorie” bene, nessuno aveva capito che stava parlando di salire sul sellino della sua moto e fare il giro in 2 mentre viaggiando con il ginocchio a terra in totale sicurezza spiegava i riferimenti senza mancare di staccare una mano dal manubrio per indicarli.
C'è stato un momento di panico generale ma una volta saliti in moto ci siamo tutti divertiti e credo che nessuno abbia avuto la ben che minima paura proprio per il grande senso di sicurezza trasmesso dall'istruttore.
Questo ovviamente è stato possibile grazie alla pista in esclusiva, su tracciati maggiori non sarebbe mai potuto avvenire.
La giornata si conclude con i corsisti a godersi la pista in esclusiva con gli istruttori dentro a guardarli e correggerli.
Per tutti è stata una giornata impegnativa e divertente, in molti per la prima volta hanno assaporato il piacere della saponetta a terra e il loro sorriso non sarebbe stato turbato nemmeno da un temporale.
Per me invece resta una grandissima esperienza che sono contentissimo di aver potuto fare, in una scuola che adopera una precisa didattica, evidentemente collaudata, grazie alla quale sono riuscito a correggere quelli che ritenevo essere i miei difetti e punti deboli scoprendo anche di fare svariati altri errori. Sono convinto che tra un paio di settimane al mugello ritoccherò il mio record personale e farò rosicare qualche amico in più! E se faccio i 2 minuti netti pago una cena ai 2 istruttori... PROMESSO
È proprio il caso di citare uno slogan della Rockn'Road di Barry Rivellini, “c'è scuola e scuola” e ora non mi resta che fare un po' di pratica e prepararmi per il prossimo corso.
articoli - maurotrevi
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