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Quoto. Risulterebbe altresì che il ministro non abbia in realtà fatto nessuna pressione in quanto il caso era già stato segnalato dal carcere di Vercelli. Rimane secondo me il fatto che stante il rapporto personale e la delicatezza della situazione processuale dei Ligresti la cosa era piuttosto inopportuna. Forse sarebbe stato meglio tenersi abbottonata e al massimo indicare un riferimento a cui rivolgersi in via ufficiale.
Come dici tu, l'aspetto più vistoso è la strumentalizzazione messa in atto da più parti su una vicenda che oggettivamente è inesistente. Da una parte in chiave anti sistema e dall'altra per mettere sotto pressione il governo e fare un parallelo piuttosto forzato tra caso Ruby e caso Ligresti.
Letta non può accogliere le dimissioni di Cancellieri in quanto un rimpasto di governo avente come oggetto il ministero di Giustizia creerebbe grossi problemi di stabilità grazie alle inevitabili pretese del PDL.
Aggiungo che la perizia in sé non ha nulla di stupefacente né di offensivo per gli altri detenuti e gli italiani. Fotografa unicamente e in maniera cruda la situazione di fatto. Una persona non abituata al carcere e alla convivenza con un ambiente criminale ci patisce non poco, ancor più se abituata ad una vita agiata. Ben gli sta alla Ligresti, ma se la sua situazione prende una piega patologica è giusto che non si arrivi al peggio, magari anche solo con un piantonamento in ospedale. Lo stesso penso valga per chiunque di noi mentre altri tipi di personaggi in carcere ci sguazzano o ci si adattano facilmente. È un riguardo che secondo me spetta a chiunque sia in attesa di giudizio. Se la Cancellieri si è davvero interessata a numerosi casi del genere, ha fatto bene.
La decisione del giudice è un altro discorso in cui entra la situazione giudiziaria del singolo, compreso il rischio di fuga e inquinamento delle prove.