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paper
Cioè se si parla di ammortamento del debito, che in inglese si dice
redemption, bisogna invece contestualizzare e tradurre "redenzione" spendendoci sopra mezzo articolo straparlando di moralismo nord europeo? Ma
per favore. Una cantonata colossale dovuta ad ignoranza e presunzione.
Semmai parliamo di recidività e sfrontatezza mediterranea.
Che nell’ideologia del rigore oggi dominante nel processo di costruzione europea ci fosse una componente “moralistica”, per non dire addirittura religiosa, l’avevamo capito da un pezzo. Dietro la partizione dell’Unione in paesi “virtuosi” e paesi “spreconi” c’è sempre stata, al di là del dato economico e finanziario in senso stretto, un’idea del debito come “colpa”, da espiare anche al costo di veri e propri supplizi (Grecia docet).
Non fa difetto, in questo quadro, il lessico utilizzato per definire strategie, programmi, clausole e parametri in cui si sostanziano da qualche anno a questa parte le politiche di austerity. Ne è dimostrazione il nuovo strumento che potrebbe essere adottato per il conseguimento degli obiettivi del Fiscal Compact, il cui nome da questo punto di vista è molto eloquente: Fondo Europeo di Redenzione (Erf). Si avete letto bene: “redenzione”. E sì, perché se il debito costituisce un peccato, la risposta può essere o quella della comminazione della pena o quella del perdono. Stando alla parola, in questo caso si dovrebbe pensare alla seconda ipotesi, ovvero ad una cancellazione, totale o parziale, del debito (rimetti a noi i nostri debiti…). Ma è proprio così? Vediamo di capirci qualcosa......... Il lessico utilizzato! Madai! Abbiamo proprio letto bene! "ammortamento"!
