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Purtroppo questo mi pare un problema non solo italiano ma esteso a tutto il mondo. Tutto starebbe a cercare di arginarlo nella maniera migliore.
Ovviamente l'onestà dovrebbe essere uno dei primi strumenti a disposizione ma succede che in periodo di crisi ognuno guardi prevalentemente a difendere il proprio orto. Piccolo o grande che sia. Anche difendere un posto da senatore appellandosi alla costituzione è un modo di fronteggiare la crisi occupazionale.
Finché si definisce il sistema politico esistente "chi ci ha ridotto così" non si andrà da nessuna parte. Non esiste un sistema nuovo da sostituire in blocco ad un altro vecchio. È necessaria un'evoluzione della specie che crei una classe politica nuova ed efficiente, e la cosa è lunga e difficile.
Chi grida sistematicamente alla rivoluzione senza mai farla lo fa per accaparrarsi un presente da oppositore istituzionale che gli garantisca di rimanere tale il più a lungo possibile. Anche perché non sarebbe in grado di prendere le redini del paese.
Siamo in una situazione di stallo che dura anni e in cui l'unico che si muove è Renzi, ma per fare cosa ancora non l'ho capito.