e tu chi saresti per dire che il clero è lontano dalla dottrina della religione?
Per dire, se sei il classico cattolico non ti è permesso credere come ti pare e piace negli aspetti che preferisci e "dimenticarti" degli altri. O credi nella chiesa e nei suoi dogmi o non credi nella chiesa e nei suoi dogmi. Per esempio non puoi dire di essere cattolico e non credere nella transustanziazione o nell'infallibilità papale. Sono dogmi. Se non ci credi non sei cattolico. (ti ricordi le parole del credo? credo la chiesa una santa cattolica apostolica, ecc, ecc.....)
un altro esempio: se sei cattolico e pratichi l'aborto non è che se credi che l'aborto sia una cosa giusta (lasciando perdere i discorsi su morale/etica) allora chissene....sei scomunicato ipso facto.
il classico "cattolico non praticante" è una puttanta moderna che la chiesa romana si guarda bene dal criticare per suo puro vantaggio. Esistono tante altre professioni di fede (protestante, ortodossa, valdese, ecc) che sarebbero più aderenti a quello che uno crede. Ma il credente le evita a sua volta, perchè così è in pace con sè stesso e, soprattutto, viene più facilmente accettato dalla comunità che lo circonda in quanto ne segue la tradizione.
Sarebbe come dire "vegetariano non praticante"....
infine non si può dividere religione dal clero perchè il clero ha un ruolo distinto e direttivo all'interno della religione stessa (un cattolico credente che non crede al papa?), ed essere appartanenti ad una religione presuppone anche seguire determinate regole, mentre la fede è una cosa del tutto personale che non si basa su regole dogmatiche, ma semplicemente sul "credere".