Se l'industria non trova più lavoratori
http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/se-lindustria-non-trova-piu-lavoratori-walter-passerini-su-la-stampa-1940735/
Se l'industria non trova più lavoratori
http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/se-lindustria-non-trova-piu-lavoratori-walter-passerini-su-la-stampa-1940735/
credo che il limite principale sia la difficoltà di incrocio tra domanda e offerta di lavoro. limiti che non si riescono a superare per carenze strutturali, organizzative, riforme alla caxxum (sinergia tra pubblico e privato). Insomma una legislazione complicata ancora di più da improvvisazione all'italiana.
non è secondaria la mancanza di una formazione professionale adeguata e professionalizzante.
la famosa sinergia tra pubblico e privato per un collocamento moderno si scontra tra incompetenze del pubblico e visione limitata del privato.
peccato perché, se è vero che le aziende richiedono personale qualificato, perdersi nelle inefficienze è uno spreco abnorme.
p.s. anche se mi domando come mai i lavoratori stranieri sono in aumento e gli italiani non si trovano. non voglio buttarla in caciara, ma qualche cosa non mi torna.
Ps: Ma chi ti ha dato il sesto casco !
Era meglio se ti davano due copertoni nuovi (sui copertoni di Titti c'è scolpito con un temperino "Anita Ama Giuseppe ma la da a Bixio").
Angelik detto Il Brillante
Forse una generazione di giovani italiani dovrebbe aspirare non a diventare ricercatori molecolari o operatori dell'alta finanza trasferendo il cervello all'estero, ma a diventare capofficina, saldatore di alto livello, tecnico in qualcosa di un pelino più umile intellettualmente ma più utile alla ripresa dell'economia e comunque professionalmente qualificante.
Uno dei motivi che mi hanno indotto alla chiusura dell'attività, oltre alla contrazione del mercato, è stata proprio l'impossibilità di trovare e nel contempo di formare operai particolarmente qualificati, nella fattispecie saldatori e meccanici specializzati in grandi apparecchi a pressione e muratori refrattaristi. Ho portato alla pensione gli ultimi e poi stop.
Di trovarli perché già oltre a noi sulla piazza ce n'erano molto pochi e nessuno a spasso, di formarli perché sono mestieri che si imparano tenendo gli occhi aperti mentre da aiutanti (già questo comporta preparazione e precisione) si servono i capisquadra. Ogni altra forma di istruzione era di fatto impossibile, non avendo la possibilità economica né contrattuale di organizzare corsi forzati oltre l'orario di lavoro e nemmeno di rallentare l'attività presso la clientela imponendo ai capisquadra di servire gli aiutanti costringendoli a prendere in mano i ferri del mestiere. E ci ho pure provato perdendoci tempo e soldi.
Nessuno interessato a fare il salto di qualità, nemmeno dopo aver lavorato 10 anni ad aiutare chi il padre chi lo zio. Complice sicuramente il fatto che al giorno d'oggi il gap retributivo tra uno specializzato ed un aiutante non è poi tale da indurre ad accendere il cervello,per costruirsi un futuro migliore.
Ooooo...hanno scoperto l'acqua calda....le sorgenti termali!!
...le industrie non trovano personale GIÀ specializzato...purtroppo non funziona come in matrix che impari le cose infilando una spina nella testa...i ragazzi che escono dalle scuole hanno LE BASI...le basi ti servono ler apprendere un lavoro...e per apprendere un lavoro servono realtà lavorative disposte ad investire tempo (del proprio tutor interno) e soldi...cosa che da tempo non vuole fare più nessuno...
...
Quando ho iniziato a lavorare era NORMALE che un apprendista venisse affiancato ad un lavoratore capace per imparare il mestiere (solo così si impara sempre che uno ne abbia voglia) adesso queste cose si fanno sempre più raramente si vuole la gente già formata che lavori molto e guadagni poco. I soldi poi le aziende li spendono (obbligatoriamente) per corsi vari che in realtà sono solamente tassazioni mascherate (tipo i corsi per macchine operatrici atti ad ottenere l'abilitazione).😒
Bravo. Sempre che uno ne abbia voglia. A lavorare si è sempre imparato lavorando e muovendo il cervello. E una volta non ti pagavano nemmeno in quanto la retribuzione mancata era il prezzo del corso per acquisire un mestiere.
Per certe attività la gente già formata che non sia già felicemente occupata non la trovi. Vai a dire alle piccole aziende che devono innanzitutto sopravvivere di rinunciare a decine di ore di lavoro di apprendisti e tutor per cercare di formare un operaio, senza garanzia sui risultati.
Già sostenere ogni 2 anni i costi per il rinnovo di 4-5 patenti di saldatura ognuno per un paio di operai, comprese alcune giornate dedicate a quelle procedure e posizioni che normalmente si praticano meno, prende costi non indifferenti.
Ovviamente se devi insegnare ad usare una macchina complessa un po' di istruzione ci vuole, ma 5 anni di una scuola professionale seria invece di un liceo potrebbero fare buona parte del lavoro, almeno mettendo l'apprendista in condizione di sapere già di cosa si tratta.
La scuola fa quello che può specialmente sul lato pratico. Dal canto mio posso dire che ho "imparato" di più in campo (ho lavorato quasi sempre in cantiere) che a scuola. Avevo solo un'infarinatura di come si usa uno strumento, senza parlare poi della gestione delle risorse umane, che sono la reale ricchezza di un azienda.
Qua qualcosa si spiega:
Perché è così complicato assumere una ragazza? - Corriere.it
Sono vietati messaggi xenofobi, estremistici, offensivi o diffamatori verso: persone di orientamento politico o sessuale diversi dal vostro, le istituzioni, le religioni, comunità, stati, popoli o enti di qualsiasi tipo.La Black Orange
Quello che posso dirti e' che la formazione scolastica puo' arrivare fino ad un certo punto, poi sta alle aziende ( magari con un occhio di riguardo ai fondi europei o regionali ) puntare alla crescita della propria squadra, se si vuole essere al passo con i tempi.
E' quella di ogni generazione sentirsi dire che non si vuole crescere, che tutti vogliono diventare ingegneri ecc .... E' vecchia ormai.
Io lavoro nella stessa azienda da 8 anni, dapprima come collaboratore, ora come responsabile di tutta la parte informatica dell'azienda: non ho visto un minimo di gratificazione, soddisfazione, integrazione delle mie conoscenze con le nuove tecnologie, corsi di formazione... NULLA.
E la crisi odierna fa da spauracchio ancor di piu', perche' poi ci sono i commercialisti di sta minchia a frenare ogni possibile impeto, sulla base di meri conteggi che bloccano ogni investimento o possibilita' di crescita.
Non si vuole rischiare, non si vuole innovare, tutti con la propria barchetta a navigare in acque tempestose e senza un'idea di fondo a cui puntare. Si cerca di salvare il salvabile, e purtroppo ora pochi riescono a crescere, ma solo perche' hanno puntato su mercati esteri o simile.
Per non parlare di chi approfitta di fondi regionali o europei per "inventarsi" corsi di formazione..................... Tutto solo per portare a casa un po' di soldi, quando MAGARI puoi investirli per la crescita o l'investimento su una nuova macchina o altro.
Che tristezza.
Ultima modifica di Lo scrofo; 01/08/2014 alle 07:31 Motivo: Unione Post Automatica
La vita è troppo corta per avere dei nemici. - Ayrton Senna
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Parlare di lavoro in un Paese dove i governanti hanno fatto di tutto per distruggerlo con riforme ridicole e pro-precariato, in un Paese dove la disoccupazione ha numeri impressionanti e pensare che questo sia in qualche modo legato ai disoccupati è follia.
Si guardi al Jobs Act di Renzi e alle bozze del secondo capitolo per farsi un'idea.
Si guardino i dati ISTAT per capire di che dramma stiamo parlando.
Si osservi il mondo reale:
Dove si assume la gente solo con contratti a chiamata o di apprendistato o a tempo determinato.
Dove gli apprendisti gestiscono un negozio, fanno le chiusure fiscali, o comunque hanno responsabilità non retribuite adeguatamente né in denaro né in qualifica.
Dove gli apprendisti vengono lasciati a casa sistematicamente alla fine del contratto e magari poi riassunti nuovamente sempre come apprendisti, grazie ad un piccolo cambio di mansione.. magari pure dalla stessa ditta.
Dove gli stagisti vengono usati come manovali o fotocopiatori o per sbrigare mansioni che altrimenti non farebbe nessun altro.. qualsiasi cosa che ovviamente non da nessun apprendimento e crescita al poveraccio di turno ma soddisfa pienamente il risparmio dell'azienda.
Tutto questo grazie a sistemi, contratti ed espedienti creati ad hoc da governi di farabutti e dilettanti allo sbaraglio.
Governi voluti e votati dal Popolo.
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