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Risultati da 1 a 10 di 47

Discussione: la scelta del guanto tecnico

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  1. #1
    Triumphista Moderatore L'avatar di maurotrevi
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    Citazione Originariamente Scritto da tarmaco78 Visualizza Messaggio
    Se parli dei gimoto ti e' andata bene...i peggiori guanti che ho preso

    P.s.
    Almeno un cenno alle omologazioni lo si poteva fare...
    Visto l intento informativo del 3D iniziale...
    le omologazioni ad oggi sono più aria fritta che altro... ma questo è tutto un altro discorso.
    per quanto mi riguarda i Gimoto GP4 sono un gran bei guanti fatti molto bene.
    Ultima modifica di maurotrevi; 23/12/2014 alle 00:49

  2. #2
    TCP Rider
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    Citazione Originariamente Scritto da maurotrevi Visualizza Messaggio
    le omologazioni ad oggi sono più aria fritta che altro... ma questo è tutto un altro discorso.
    per quanto mi riguarda i Gimoto GP4 sono un gran bei guanti fatti molto bene.
    Non capisco,si parla di abbigliamento moto,e le omologazioni dedicate ci sono,perche' un altro discorso?
    Per me e' una importante informazione che e' stata tralasciata.

    E' giusto mettere al corrente i consumatori,che decideranno poi da soli se le omologazioni sono aria fritta o son cose valide.
    E visto che riviste e tester di settore,evitano accuratamente l argomento,il dubbio che sia un argomento scomodo viene....

    La prima volta che ho confrontato una tuta omologata ad una no,ti assicuro che c'e' molta differenza...mica aria fritta...
    Per la cronaca quella omologata costava pure 150 euro di meno....

    Per i guanti non so che dire,io li uso...e sono una merda....scuciti,scollati e pure scomodi....
    Parere personale,di uno che non fa il tester,e si limita a paralre di prodotti che usa...

    C'e' un post(molto recente) sui caschi,dove alcuni osannano un marchio....salvo poi scoprire che nessuno di loro lo usa....

    Sia chiaro,nessuna polemica,i giornalisti siete voi

  3. #3
    Triumphista gattofilo L'avatar di gixxer73
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    Citazione Originariamente Scritto da tarmaco78 Visualizza Messaggio

    C'e' un post(molto recente) sui caschi,dove alcuni osannano un marchio....salvo poi scoprire che nessuno di loro lo usa....
    Anche se ot..
    quale sarebbe il 3d ?

    cosi possiamo capire a cosa e a chi ti riferisci ..
    Ultima modifica di gixxer73; 23/12/2014 alle 14:22
    JUVENTINO e STONERIANO
    cit nikonikko:Quando ci arrivò Stoner non era una ca..o, non per merito suo nel 2007 ha vinto un mondiale

  4. #4
    TCP Rider L'avatar di Streetbax
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    Citazione Originariamente Scritto da tarmaco78 Visualizza Messaggio
    Per i guanti non so che dire,io li uso...e sono una merda....scuciti,scollati e pure scomodi....
    Parere personale,di uno che non fa il tester,e si limita a paralre di prodotti che usa...

    Sia chiaro,nessuna polemica,i giornalisti siete voi
    e chi sarebbe un giornalista?? io li ho solo da un anno.. non sò come possano tenere nel tempo... però ci ho già fatto 25000km... prendendoci anche qualche pioggia. Eppure son ancora integri e comodissimi.

  5. #5
    TCP Rider L'avatar di dadeejaydade
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    Citazione Originariamente Scritto da tarmaco78 Visualizza Messaggio
    Non capisco,si parla di abbigliamento moto,e le omologazioni dedicate ci sono,perche' un altro discorso?
    Per me e' una importante informazione che e' stata tralasciata.

    E' giusto mettere al corrente i consumatori,che decideranno poi da soli se le omologazioni sono aria fritta o son cose valide.
    E visto che riviste e tester di settore,evitano accuratamente l argomento,il dubbio che sia un argomento scomodo viene....

    La prima volta che ho confrontato una tuta omologata ad una no,ti assicuro che c'e' molta differenza...mica aria fritta...
    Per la cronaca quella omologata costava pure 150 euro di meno....

    Per i guanti non so che dire,io li uso...e sono una merda....scuciti,scollati e pure scomodi....
    Parere personale,di uno che non fa il tester,e si limita a paralre di prodotti che usa...

    C'e' un post(molto recente) sui caschi,dove alcuni osannano un marchio....salvo poi scoprire che nessuno di loro lo usa....

    Sia chiaro,nessuna polemica,i giornalisti siete voi
    E' un dubbio frutto di un modo di pensare malizioso e sbagliato...
    Riviste e tester evitano l'argomento essenzialmente perchè i costi di una prova che dovrebbe essere distruttiva sono poco sostenibili da un editore, tanto più adesso che principalmente grazie ad internet la vendita è crollata...tanto per dire già acquistare un solo paio di guanti racing moltiplicato per una decina di modelli volendo avere un minimo di scelta richiede un budget di circa 2500€, poi però per verificare la resistenza di ognuno devi avere un paio di guanti per ogni test... 5 test? sali a circa 12.500€ poi c'è il costo dei laboratori e del personale certificato per stilare i rapporti relativi ai risultati. Altre migliaia (tante) per utilizzare questa risorsa... a conti fatti una prova del genere ti costa ben più di 20.000€ E parliamo di guanti, che è forse il capo meno problematico in termini di test e mologazioni. Sono spese sostenibili da un ente, una fondazione o da chiunque abbia ben altri budget... Quindi per fare una certa informazione ci vuole tanto denaro che però non c'è quindi... non si fa o si fa in maniera differente, senza test strumentali; se il lettore ha fiducia nell'autorevolezza della fonte il risultato è soddisfacente (fino al punto in cui si può dare un parere su un prodotto senza ammazzarsi per distruggerlo) e l'opinione soggettiva del tester può essere considerata al limite della oggettività.

    Come se non bastasse poi se come rivista fai un test comparativo in soggettiva i lettori (di solito quelli internet che vogliono informazione senza pagarla ) sempre con la mentalità di cui sopra o dicono che è una marchettata o che viene scritto quello che vuole chi paga la pubblicità oppure che si poteva fare altro (cosa? non si sa, ma lamentarsi è mainstream) e quindi spesso si perde pure la voglia di provare a rendere un servizio ed i produttori, con feedback del genere, manco sono interesati a farti fare un lavoro di questo tipo perchè vedono che il cliente si indirizza a seguire:
    A) quello che dice la pubblicità
    o B) quello che leggono scritto da qualche ipotetico guru che poi copia incolla da qualche altra parte (facendosi quindi l'idea cxhe il consumatore è resta disinformato perchè non ha senso critico)
    oppure C) (in minoranza però) da una prova prodotto forzatamente limitata (in negozio).
    Ti dirò che anche ai tester (visto che la regola è leggere commenti come il tuo evidenziato) non viene nemmeno più tanta voglia di condividere le proprie esperienze con altri se poi devono sentirsi dire che c'è sotto qualcosa

    Sempre alla luce del tuo commento evidenziato vorrei poi che mi dicessi cosa altro può fare un tester (oltre a testare i prodotti in maniera soggettiva ed eticamente imparziale...)
    E poi: che confronto hai fatto tu tra tuta omologata e no? Che prodotti erano? come hai potuto certificare che si trattasse di un prodotto migliore? Hai sottoposto le protezioni ad una verifica strumentale o come minimo le hai provate impattando al suolo? Vedi bene che già tu stai dando un parere senza nemmeno un minimo di motivazione nè di fatti a sostegno quindi agli occhi di chi lavora nel settore il tuo intervento è solamente polemico. Il tuo come mille altri di questo tono in enne altri forum...

  6. #6
    TCP Rider
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    Citazione Originariamente Scritto da maurotrevi Visualizza Messaggio
    le omologazioni sono aria fritta per un motivo semplicissimo, ogni capo va certificato e il costo della tangente è solo 6000 euro l'uno per giacche e tute, forse per i guanti un po' meno, cosa improponibile per ogni piccola e media azienda che per omologare una media di 30 capi spenderebbe qualche cosa come 180.000 euro.
    per questo al massimo ci si limita a omologare uno o due capi anche per vedere se poi c'è un riscontro positivo dal pubblico e se la garanzia della certificazione giustifica per il cliente il sovrapprezzo.

    il secondo punto è che tutte la aziende serie hanno praticamente la totalità dei capi che passerebbero senza alcun problema le certificazioni e basta poco per rendersene conto, ci sono capi omologati da alcune multinazionali, venduti a ottimo prezzo ma che non reggono proprio il confronto anche solo con la media dei prodotti seri.
    Il costo dell'omologazione no lo conosco,prendo quindi per buono quello che dici tu,ma una cosa e' il costo,altra quello che la norma esige...
    Definirla aria fritta per via del costo,alto o basso che sia,non mi sembra giusto.

    Puo' avere senso il discorso che fai dei costi eccessivi,ma nella realta' sono proprio aziende medie e piccole a proporre
    capi omologati....un paio di esempi,
    Gimoto,vende 1 tuta omologata livello2,ed e' un'azienda quasi a conduzione familiare...
    Clover,hanno 1 tuta divisibile 1 tuta intera e un completo in tessuto,tutti livello2,piu' altri capi livello1,
    nemmeno loro sono colossi...
    Halwarssons,avevano un completo in tessuto liv.1 o 2 o tutti e due(non ricordo) gia' otto o nove anni fa....
    marca quasi sconosciuta da noi
    Dainese,forse il piu' grande,sicuro il piu' conosciuto produttore,ad oggi propone 0 articoli omologati....

    Per me il discorso dei costi non sostenibili e' solo una foglia di fico abilmente usata da chi(produttori)per motivi
    suoi ha deciso di non "cagare" le omologazioni

    Troppo facile dire "i nostri capi non sono omologati...ma passerebbero tranquillamente il test..."

    Citazione Originariamente Scritto da dadeejaydade Visualizza Messaggio
    E' un dubbio frutto di un modo di pensare malizioso e sbagliato...
    Riviste e tester evitano l'argomento essenzialmente perchè i costi di una prova che dovrebbe essere distruttiva sono poco sostenibili da un editore, tanto più adesso che principalmente grazie ad internet la vendita è crollata...tanto per dire già acquistare un solo paio di guanti racing moltiplicato per una decina di modelli volendo avere un minimo di scelta richiede un budget di circa 2500€, poi però per verificare la resistenza di ognuno devi avere un paio di guanti per ogni test... 5 test? sali a circa 12.500€ poi c'è il costo dei laboratori e del personale certificato per stilare i rapporti relativi ai risultati. Altre migliaia (tante) per utilizzare questa risorsa... a conti fatti una prova del genere ti costa ben più di 20.000€ E parliamo di guanti, che è forse il capo meno problematico in termini di test e mologazioni. Sono spese sostenibili da un ente, una fondazione o da chiunque abbia ben altri budget... Quindi per fare una certa informazione ci vuole tanto denaro che però non c'è quindi... non si fa o si fa in maniera differente, senza test strumentali; se il lettore ha fiducia nell'autorevolezza della fonte il risultato è soddisfacente (fino al punto in cui si può dare un parere su un prodotto senza ammazzarsi per distruggerlo) e l'opinione soggettiva del tester può essere considerata al limite della oggettività.

    Come se non bastasse poi se come rivista fai un test comparativo in soggettiva i lettori (di solito quelli internet che vogliono informazione senza pagarla ) sempre con la mentalità di cui sopra o dicono che è una marchettata o che viene scritto quello che vuole chi paga la pubblicità oppure che si poteva fare altro (cosa? non si sa, ma lamentarsi è mainstream) e quindi spesso si perde pure la voglia di provare a rendere un servizio ed i produttori, con feedback del genere, manco sono interesati a farti fare un lavoro di questo tipo perchè vedono che il cliente si indirizza a seguire:
    A) quello che dice la pubblicità
    o B) quello che leggono scritto da qualche ipotetico guru che poi copia incolla da qualche altra parte (facendosi quindi l'idea cxhe il consumatore è resta disinformato perchè non ha senso critico)
    oppure C) (in minoranza però) da una prova prodotto forzatamente limitata (in negozio).
    Ti dirò che anche ai tester (visto che la regola è leggere commenti come il tuo evidenziato) non viene nemmeno più tanta voglia di condividere le proprie esperienze con altri se poi devono sentirsi dire che c'è sotto qualcosa

    Sempre alla luce del tuo commento evidenziato vorrei poi che mi dicessi cosa altro può fare un tester (oltre a testare i prodotti in maniera soggettiva ed eticamente imparziale...)
    E poi: che confronto hai fatto tu tra tuta omologata e no? Che prodotti erano? come hai potuto certificare che si trattasse di un prodotto migliore? Hai sottoposto le protezioni ad una verifica strumentale o come minimo le hai provate impattando al suolo? Vedi bene che già tu stai dando un parere senza nemmeno un minimo di motivazione nè di fatti a sostegno quindi agli occhi di chi lavora nel settore il tuo intervento è solamente polemico. Il tuo come mille altri di questo tono in enne altri forum...
    Comincio dal fondo,e quoto il tuo punto di vista,a parte l'errore che fai parlando di testare le protezioni con un impatto,perche'
    io mi riferisco alla 13595,che non si occupa delle protezioni,o meglio prevede la sola presenza delle stesse omologate liv.1,
    quelle che in pratica tutti i capi tecnici hanno in dotazione.
    Ma come dici tu le sensazioni personali che io posso avere giudicando una tuta rispetto ad un'altra,sono appunto
    personali,anche se in alcuni casi le differenze sono ben visibili anche agli occhi meno esperti,ma anche qui
    di fronte a differenze sostanziali,credo che nessuno sarebbe in grado di garantire o dimostrare che la tuta
    percepita migliore alla prova dei fatti lo sia realmente...
    E qua puo' essere una valida indicazione,il passaggio o meno del test...

    Poi per il fatto della differenza che ci sta tra una tuta liv2 e una no,dico solo che quando sono andato da Gimoto,
    avevano da poco fatto la tuta liv2,la cosa che mi ha subito colpito e' la differenza del tessuto interno alle braccia e gambe,
    in pratica il doppio rispetto alle altre tute esposte.
    Tu probabile che li conosci bene,quando capiti la prova a darci un'occhiata,se hanno ancora i vecchi modelli con il solito tessuto,
    e magari farai caso anche ad altre differenze che uno che fa il tuo bellissimo lavoro vede di sicuro meglio di me

    Piu' in generale tutte le volte che paragono capi omologati a non,anche della stessa marca,
    per me,parere personale,la differenza c'e' eccome.
    Poi ognuno di noi puo' farsi un'idea,personale,va' tocca prova e si fa un parere su differenze e omologazioni

    La critica che faccio alla stampa non riguarda le varie comparative o test,
    volevo dire che trovare articoli che parlino o addirittura spieghino le norme previste dall'omologazione,
    il loro perché,vantaggi svantaggi,opinioni o qualsiasi altra info utile a capirne di piu' e' in pratica impossibile...

    Nessuno ne parla,nessuno le conosce....quando va' bene...

    I produttori,quasi tutti,che non fanno abbigliamento omologato,non ne parlano,e fin qui e' comprensibile seppur opinabile,
    ma piu' spesso se escono con affermazioni tipo quella che diceva maurotrevi prima, "non sono omologati....ma passerebbero tranquillamente il test..."...ma cosa vuol dire?
    I negozianti,annegano nell'ignoranza piu' assoluta il 98% delle volte,chiedi che differenza ci sta tra questa omologata e questa non,e partono risposte degne del circo Togni....
    Il 2% o sapientoni che danno le solite risposte (vedi sopra),ma che se gli chiedi cosa comporta o cosa esige l'omologazione....
    riparte la pantomima degna del circo Togni...
    I giornali di settore silenzio assoluto...
    Il web qualche mosca bianca,ma spesso articoli di anni fa mai piu' ripresi o ridiscussi...
    E si',perché c'e' anche da dire che le omologazioni esistono da almeno 10 anni....


    Eppure ancora oggi la maggior parte dei motociclisti nemmeno ne conosce l'esistenza....
    C'e' ancora molta confusione sull'argomento,che per certi versi sembra concertata...
    Eppure le normative sono chiare e semplici...

    Insomma la "colpa" che riconosco alla stampa e' di ignorare totalmente l'argomento
    Il perché mi piacerebbe capirlo,ma qualche dubbio capirai visto il quadro generale possa venire,senza voler maliziosi
    Ultima modifica di tarmaco78; 26/12/2014 alle 16:19

  7. #7
    Triumphista Moderatore L'avatar di maurotrevi
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    Prendiamo il caso di gimoto, hanno avariate tute a listino e non a tutti interessa il dover pagare di piu per avere l'omologazione quindi l'unica soluzione economicamente sostenibile è omologarne una e nel momento in cui la si deve vendere ad un prezzo maggiore serve dare qualche cosa di diversoanche a livello visivo per giustificare il prezzo. Certo è chw usando gli stessi pellami, protezioni ecc. Diventa facile intuire che le omologazioni non stanno dando nulla in piu.... Certo mi dici che era diverso l'inserto elasticizzato tra le gambe e mi pare di ricordare che la normativa non sottoponga a test quella zona ma magari mi svaglio.
    Diverso il discorso dei "grandi" ad esempio mi pare che arlen ness abbia fatto una tuta omologata entry level che si trova a circa 500 euro ma è una manovra per impattare nel low cost in modo importante tra un marasma di prodotti non sempre eccellenti anche se i piu venduti. Arlen ness stessa tuttavia produce tute che costano il doppio sebza omologazioni, saranno peggiori? Non credo, semplicemente se ne vendono poche e l'omologazione non cambierebbe in modo significativo il numero delle vendite.
    Questo è il motivo per il quale ritengo attualmente le certificazioni aria fritta, commercialmente e non dal punto di vista della qualitá della stessa.

    Sempre gli aspetti commerciali fan si che ci siano piu giubbotti che tute omologati, semplicemente se ne vendono molti di piu.
    Ultima modifica di maurotrevi; 26/12/2014 alle 18:59 Motivo: Unione Post Automatica

  8. #8
    TCP Rider L'avatar di dadeejaydade
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    Citazione Originariamente Scritto da Osva75 Visualizza Messaggio

    Il discorso dei costi nei test dei capi omologati lo capisco, ma credo anche che non sia l'unico problema. Mi pare che sul tema manchi un po' di interesse qui da noi.
    Scusa Dade se banalizzo, ma è un po' come dire: al grande pubblico abbiamo visto che più di tanto non interessa, a noi costa un botto...lasciamo stare. E' un po' come se nessuno facesse il primo passo. Non è un atto di accusa eh, ci mancherebbe. E solo un ragionamento su un fatto secondo me importante e sul quale un po' di cultura va pure incentivata.
    no no figurati si fa per parlare... è vero però che la situazione è questa. Se vuoi puoi benissimo mettere dentro il calderone il fatto che le case produttrici dovrebbero fornire spontaneamente il materiale da testare (come fanno per le moto), è ovvio che c'è ancora una grandissima area grigia in cui le case stesse spesso si comportano in maniera ambigua (già le etichette non sono chiare, la legge non impone ulteriore chiarezza ma anzi secondo me la sfavorisce)... Noi quando facciamo le nostre comparative di prodotto (sia su Superbike che su Dueruote e mai strumentali) parliamo delle omologazioni e spoeghiamo di cosa si tratta, quando ci sono capi omologati lo segnaliamo... spesso però le case non mandano i loro prodotti e quindi noi non li recensiamo... Sta di fatto che è vero, i riscontri sono bassi e del resto già qui dentro sono ancora in tanti, specie tra quelli con le classiche che non metteno nemmeno l'abbigliamento tecnico, figuriamoci quello certificato. Non penso che tu ti ricordi come l'Italia reagi al casco obbligatorio, nel 1986, per tutte le moto dai 125 in su... e la polemica sull'obbligo di abbigliamento protettico di un paio di anni fa?

    E qui veniamo a tarmaco (sia chiaro che non ce l'avevo con te, eh, semplicemente stigmatizzavo un modo di pensare e di porsi verso una situazione)

    Citazione Originariamente Scritto da tarmaco78 Visualizza Messaggio

    Insomma la "colpa" che riconosco alla stampa e' di ignorare totalmente l'argomento
    Il perché mi piacerebbe capirlo,ma qualche dubbio capirai visto il quadro generale possa venire,senza voler maliziosi
    se vogliamo stare su questa linea di pensiero l'unica cosa che mi viene è che alle aziende "fa comodo" questo stato di cose e non essendo un argomento particolarmente di moda la stampa preferisce lasciarlo a margine... del resto però al pubblico (e parlo della maggior parte della gente che va su due ruote a giudicare da quello che vedo in giro) non va molto giù di spendere centinaia di euro (se non migliaia) per equipaggiarsi in maniera corretta. Se no non si spiegherebbe perchè ci siano ancora in commercio così tanti modelli di paraschiena L1 a prezzi accessibilissimi rispetto agli L2...

  9. #9
    TCP Rider L'avatar di Osva75
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    Citazione Originariamente Scritto da dadeejaydade Visualizza Messaggio
    no no figurati si fa per parlare... è vero però che la situazione è questa. Se vuoi puoi benissimo mettere dentro il calderone il fatto che le case produttrici dovrebbero fornire spontaneamente il materiale da testare (come fanno per le moto), è ovvio che c'è ancora una grandissima area grigia in cui le case stesse spesso si comportano in maniera ambigua (già le etichette non sono chiare, la legge non impone ulteriore chiarezza ma anzi secondo me la sfavorisce)... Noi quando facciamo le nostre comparative di prodotto (sia su Superbike che su Dueruote e mai strumentali) parliamo delle omologazioni e spoeghiamo di cosa si tratta, quando ci sono capi omologati lo segnaliamo... spesso però le case non mandano i loro prodotti e quindi noi non li recensiamo... Sta di fatto che è vero, i riscontri sono bassi e del resto già qui dentro sono ancora in tanti, specie tra quelli con le classiche che non metteno nemmeno l'abbigliamento tecnico, figuriamoci quello certificato. Non penso che tu ti ricordi come l'Italia reagi al casco obbligatorio, nel 1986, per tutte le moto dai 125 in su... e la polemica sull'obbligo di abbigliamento protettico di un paio di anni fa?
    Ricordo bene entrambe le cose in effetti,così come vedo motociclistichi anche con sportive che non li mettono proprio i guanti.
    Ora va bene che gli standard sono perfettibili,ma chi metterebbe un casco non omologato?
    E perchè invece sugli altri capi non ci poniamo il problema con la stessa attenzione?
    Io nel dubbio i Jofama advance li ho presi (anche) prechè omolologati liv.2.

    Non avevo pensato al fatto che in effetti anche le stesse case dovrebbero spingere fornendo il materiale, in realtà dovrebbero.In effetti è un calderone di varie motivazioni, non ci si può aspettare che sia una domanda che nasce spontanea dal pubblico.Specialmente i motociclisti sono una razza conservatrice e poco incline al concetto stesso di "omologazione"!
    Per questo credo che sia necessaria una sensibilizzazione sul tema.

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