no no figurati si fa per parlare... è vero però che la situazione è questa. Se vuoi puoi benissimo mettere dentro il calderone il fatto che le case produttrici dovrebbero fornire spontaneamente il materiale da testare (come fanno per le moto), è ovvio che c'è ancora una grandissima area grigia in cui le case stesse spesso si comportano in maniera ambigua (già le etichette non sono chiare, la legge non impone ulteriore chiarezza ma anzi secondo me la sfavorisce)... Noi quando facciamo le nostre comparative di prodotto (sia su Superbike che su Dueruote e mai strumentali) parliamo delle omologazioni e spoeghiamo di cosa si tratta, quando ci sono capi omologati lo segnaliamo... spesso però le case non mandano i loro prodotti e quindi noi non li recensiamo... Sta di fatto che è vero, i riscontri sono bassi e del resto già qui dentro sono ancora in tanti, specie tra quelli con le classiche che non metteno nemmeno l'abbigliamento tecnico, figuriamoci quello certificato. Non penso che tu ti ricordi come l'Italia reagi al casco obbligatorio, nel 1986, per tutte le moto dai 125 in su... e la polemica sull'obbligo di abbigliamento protettico di un paio di anni fa?
E qui veniamo a tarmaco (sia chiaro che non ce l'avevo con te, eh, semplicemente stigmatizzavo un modo di pensare e di porsi verso una situazione)
se vogliamo stare su questa linea di pensiero l'unica cosa che mi viene è che alle aziende "fa comodo" questo stato di cose e non essendo un argomento particolarmente di moda la stampa preferisce lasciarlo a margine... del resto però al pubblico (e parlo della maggior parte della gente che va su due ruote a giudicare da quello che vedo in giro) non va molto giù di spendere centinaia di euro (se non migliaia) per equipaggiarsi in maniera corretta. Se no non si spiegherebbe perchè ci siano ancora in commercio così tanti modelli di paraschiena L1 a prezzi accessibilissimi rispetto agli L2...