In buona sostanza, semplificando e sintetizzando, l'elettrostorditore crea nell'acqua una zona caratterizzata da un campo elettrico. Per crearlo, si utilizza un anodo e un catodo immersi nell'acqua collegati ovviamente ad un generatore. La tensione e la corrente dipendono essenzialmente dalle caratteristiche di conducibilità dell'acqua. Quando un pesce attraversa la zona dove è presente il campo elettrico, vengono indotte al suo interno contrazioni muscolari che lo portano a nuotare verso l'anodo, dove può essere prelevato. L'azione risulta molto più efficace sui pesci più grandi perché intercettano un numero maggiore di linee di forza del campo elettrico...ciò non toglie che se un pesce piccolo intercetta una o più linee di forza ne risente in maniera più grave rispetto al pesce grande.