Ieri in Udinese Inter c'è stata in campo la concretizzazione assoluta delle due diverse (meglio: opposte) filosofie che riguardano l'etica calcistica. L'inter ha ottenuto i 3 punti sulla base del "vincere è l'unica cosa che conta" (scuola Juventus); l'Unidese invece ha perso, ma sfoderando una prestazione fantastica "aldilà del risultato" (scuola Napoli).
Chi ha avuto ragione? Una vittoria con disonore, o una sconfitta con onore?
Imho entrambe le squadre potrebbero avere ragione, ma per motivi decisamente molto diversi. In classifica e negli annali rimarranno i 3 punti dell'Inter, ovviamente. Ma se io volessi insegnare il "senso vero" dello sport alle giovani generazioni, sicuramente l'esempio sarebbe quello dell'Udinese.
"Violenza" non è solo fracassare i vetri di un pullman, o tirare una bomba carta. Violenza è anche la tracotanza del vincitore a ogni costo, quell'atteggiamento di chi crede che vincere sia davvero l'unica cosa che conti. Cosa che porta inevitabilmente a calpestare tutto e tutti purchè si giunga all'unico obiettivo ritenuto indispensabile.
Permettetemi di credere ancora che il senso vero di uno sport non sia esclusivamente nella vittoria, ma negli sforzi fatti - nella maniera più pulita possibile - per ottenere il massimo risultato perseguibile.
Il mio applauso va all'Udinese.