Condivido in pieno la tua linea di condotta, e anche la rispsota del preside mi appare corretta.
Il professore è affetto da sindrome di potere, diffusissima sindrome che colpisce colro i quali si sentono o sono investiti da qualsiasi parvenza di autorità.
Essa colpisce indistintamente dal barone universitario al più umile usciere del più dimenticato ufficio pubblico.
Inoltre è inversamente proporzionale alla piccolezza morale del soggetto colpito.
Tutti abbiamo avuto professori schierati che non facevano mistero delle loro convinzioni, ma si notava che più insignificanti erano come persone e più roboanti e opinabili le loro argomentazioni a difesa delle loro idee, e più profonde erano le loro personalità e più il dibattito era stimolante e formativo.