Per adesso sto leggendo questo. Un autore a me sconosciuto. Devo dire che è un buon libro, di quelli che ti fanno pensare che in letteratura, per quanto si scriva da secoli di tutto e su tutto, ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa di nuovo e originale da inventare.
Riporto una trama trovata in rete.
5 novembre 1957. Il mondo sta con il naso all'insù, la cagnetta Laika è il primo essere vivente a sfidare la legge di gravità e i russi celebrano la loro temporanea vittoria nella gara per la conquista dello spazio. Ma a Baia Luna, nel cuore dei Carpazi, altri inquietanti fatti accendono gli animi, turbando gli equilibri del piccolo e colorito villaggio. Una catena di eventi inspiegabili, che ha inizio con la misteriosa scomparsa della maestra del paese, continua con il brutale assassinio del parroco e culmina con il furto della statua della Madonna, spinge il giovane Pavel, nipote del rispettato bottegaio e taverniere del paese, a indagare in vicende più grandi di lui. A quindici anni Pavel si ritrova così proiettato in uno scenario di torbidi intrighi politici, storie di ricatti, festini e foto a luci rosse, che segneranno per sempre la sua esistenza come quella del paese, dagli anni della guerra fredda al fatale 1989.
Altro libro che voglio segnalare e che, secondo me, merita è questo.
"Quel che conta, in questo capolavoro comico-satirico, è la forma con cui Tanpinar prova a maneggiare il Tempo, l'attrezzo con cui entra dentro la gabbia delle tigri: un orologio. Il che è un paradosso, o un'apparente contraddizione: Tanpinar tenta di lasciare che il Tempo soffi libero il suo sinistro vento abissale, e però per farlo non trova nient'altro di meglio che raccontare come per tutta la vita abbia tentato viceversa proprio di chiuderlo in sacchetti, creando persino un'Istituzione apposita. 'L'Istituto per la Regolazione degli Orologi' mette in scena proprio questo fallimento, nella dialettica, tipicamente novecentesca tra il caos del mondo e un tentativo da parte del romanzo di trovargli un qualche ordine. Il mondo infuria, la vita si dipana in troppe linee perché se ne possa scegliere - comunque arbitrariamente - una da raccontare e dare per buona. Per questo il romanzo usa le parole, perché alla stregua di quei sacchetti di tempo che sono gli orologi, danno l'illusione che l'abisso si possa dire, il Tempo calcolare, lo Spazio si possa misurare".
Per gli amanti del genere noir suggerisco il nostro Camilleri - La rete di protezione - con l'immancabile Commissario Montalbano. In qust romanzo non ci sono omicidi su cui indagare ma il Commissario sarà sempre lì a scervellarsi su un paio di casi.
Invece, autrice del Nord Europa che si è fatta conoscere nel genere, Camilla Lackerg che ha sfornato una decine di romanzi onesti. Niente di eclatante ma si fanno leggere con piacere. Tutto ruota intorno a un paese e il soliti 4 poliziotti che ne vedono di tutti i colori.