Le moto da corsa sono moto da corsa, e se lo sono quei ciangiagatti delle cbr, a maggior ragione lo è la Daytona 675.
In Supersport, la moto più potente del lotto fino allo scorso anno non erano le 4 cilindri nipponiche, ma la 749R del team Caracchi, preparata dal mago Farné.
Purtroppo quella moto ha sempre avuto seri problemi di telaio e bilanciamento, dal modello base fino a quella da corsa, e il mitico Nannelli ha sempre guidato un ciospo di pietra, più che un bolide da corsa. A Monza, lo scorso anno, quel motore lì lo ha fatto vincere.
Se la Daytona non vincerà, non sarà per colpa della potenza del motore. Sotto le mani di Franco Farné, il tre cilindri Triumph, già potente quanto e più delle 4 cilindri giapponesi in versione omologata, diventerà un ordigno da guerra, con in più un'erogazione sicuramente più efficace in gara.
Dato che il telaio della suddetta moto non è difettoso di serie come quello della 749 e che McCoy non è sicuramente da meno di pilotoni del calibro di Broc Parkes e Kevin Curtain, se perderanno non sarà colpa della moto né del pilota. La squadra Caracchi è seria, poche balle, la Triumph Daytona ha le stesse chance di vincere degli altri.