Quando si dice la “sottile linea tra la vita e la morte”….

Stamattina, bella giornata di sole, cielo terso, l’aria fine e fresca, la classica giornata di splendore.

Come sempre prendo la moto, i soliti gesti consumati quotidianamente. Il tragitto verso la redazione, poi l’incrocio, due viali che s’intersecano, belli grandi, uno a otto corsie, sei centrali, tre per senso di marcia più i controviali, l’altro a sei corsie, due per senso di marcia più i controviali … le auto in svolta, ma in quel momento non c’è praticamente traffico, eppure lo so che potrebbe sempre succedere qualcosa, chiudo il gas, pinzatina di freno, ma il cogl@#one è sempre in agguato … ed eccolo lì che mi sta tagliando la strada… già mi vedo volare in aria… non so come, in una frazione di secondo, freno, mollo, scantono e passo via senza cozzare… dire che ci fosse un paio di palmi di mano tra la mia gamba e il cofano di quell’altro è piuttosto reale…… faccio ancora una ventina di metri, poi l’elettrocardiogramma impazzisce… accosto… un bel respiro e poi con calma…. Molta calma… riprendo la strada per il lavoro….

..per un istante mi sono visto riverso in terra…. Più di là che di qua … ce ne sarebbe per chiudere baracca e burattini e prendermi una giornata di ferie …. Ma forse è meglio andare avanti…..

…azzarola…. C’è mancato davvero poco….