
Originariamente Scritto da
Efus
A me non sembra di aver dato direttamente del razzista a nessuno, ho solo quotato un messaggio che condividevo e anzi, ho ascoltato e dato le mie risposte alle tante critiche ricevute, se mai sono io ad essere criticato per troppa bontà e presunta ipocrisia.
Comunque io non credo che nessun uomo sia "cattivo" per partito preso, nessuno nasce delinquente, la mia critica non è riferita sollo alla pessima situazione sociale italiana, la cito più spesso perchè è quella che vivo in prima persona.
Il mio vuole essere un pensiero di etica globale, come ho già detto io attribuisco le colpe del malessere individuale principalmente al contesto sociale.
Applicare quello che io ho scritto non è ne facile ne divertente, è molto più semplice dire "cacciamo tutti via e militarizziamo le frontiere".
La questione è che militarizzando le frontiere e con le espulsioni di massa non si pone una soluzione, è solo una cura paliativa, io sostengo una teoria che vuole risolvere i problemi alla radice, io preferisco stare bene in due che stare bene da solo.
Ti ringrazio per la comprensione della mia discussione, mi spiace che tu ti sia in parte rassegnato quando dici " io gli dico da parte mia che la questione ormai è insindacabilmente irrimediabile", sempre che abbia ben compreso il contesto a cui è riferita, io ho ancora speranza nell'uomo.
Allora, partendo dal presupposto che hai scritto che oggi manca l'etica del duro lavoro, bene, questo è un problema sociale, è la società che fa mancare la presenza di quest'etica e che non riesce a trasmetterla ai cittadini, il senso di responsabilità non è innato nell'uomo, se potessimo staremo tutti sotto un fico a grattarci le balle.
La giustificazione che trovo nei loro confronti è proprio in questa mancanza di trasmissione dei valori, una mancanza che non è un loro colpa, ma una colpa della società.
E per quanto riguarda la parte sana della società sono perfettamete d'accordo, l'ho scritto anche io prima, pur se invertendo le parti, i delinquenti sono la parte debole, sono gli abbandonati.