Ciao a tutti, ho letto con attenzione i vari interventi che il caso esposto da neroz ha sollecitato.
Affermo che chi consegue una abilitazione professionale alla guida deve essere professionista in tutti gli aspetti del lavoro che svolge, dalla disponibilità nei confronti dei passeggeri alla capacità di reagire nel modo giusto a ciò che avviene sulla strada.
Ciò che non tollero è mancanza di consapevolezza di ciò che si fa.
Non è mio costume condannare senza conoscere i dettagli della dinamica, ma la positività al narcotest o all'alcool per un autista pubblico è inaccettabile , anche senza la presenza di incidenti.
Il lavoro di autista di bus è difficile, duro, si lavora ai festivi, ci si alza all'alba o si va a dormire alle 2 di notte e se si commette un errore ci può scappare il morto...
Le responsabilità sono grandi ed è per questo che non si tollera droga o alcool.
Per dare qualche info in più, da ottobre 2008 le aziende che eserciscono il trasporto pubblico hanno l'obbligo inviare tutto in personale addetto alla guida ad accertamenti narco, almeno una volta all'anno con brevissimo preavviso. In funzione degli esiti è prevista la sospensione dal lavoro ed un percorso di recupero.
Per chiarezza,la dinamica dell'incidente occorso all'autista della linea 14 a cui si riferisce Neroz, non è assimilabile in alcun modo a quanto avvenuto a Roma.
Esprimo le condoglianze e sono vicino alla famiglia della persona scomparsa a Roma.