Bce, taglio senza sorprese: tassi al 2% nell'Eurozona
Come previsto, complice il deterioramento del quadro economico e la discesa dell'inflazione nell'Eurozona ben sotto l'obiettivo fissato del 2%, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, riunito a Francoforte, ha proceduto a un nuovo taglio dei tassi d'interesse nell'area portandoli dal 2,5% al 2 per cento, minimo storico già segnato il 5 giugno del 2003.
Nell'ultima riunione del 2008 l'Eurotower aveva varato la più consistente riduzione dei tassi mai decisa in un colpo solo (0,75 punti in meno) che ha seguito altri due tagli, in entrambi i casi da mezzo punto percentuale. Lo scorso 8 ottobre, in reazione all'aggravarsi della crisi finanziaria - ora chiaramente estesa a tutta l'economia reale - la Fed, la Bce, la Bank of England e altre delle maggiori banche centrali mondiali avevano deciso un taglio simultaneo dei rispettivi tassi di riferimento per mezzo punto percentuale. Da allora hanno proseguito in ordine sparso.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve ha proseguito a ridurli aggressivamente, fino ad azzerarli quasi del tutto, da alcune settimane mantiene una forchetta di fluttuazione simbolica tra zero e 0,25 punti. La scorsa settimana si è nuovamente mossa la Banca d'Inghilterra, anch'essa molto decisa in precedenza, con un taglio da mezzo punto che ha portato i tassi per la sterlina all'1,5 per cento, segnando un nuovo minimo sugli oltre tre secoli di storia di questa istituzione. Alla luce della decisione odierna della Bce, il tasso sui depositi scende quindi all'1% e quello marginale al 3 per cento.
Per le comprendere meglio le decisioni di oggi e soprattutto per eventuali indicazioni sui sui orientamenti per l'avvenire, come di consueto analisti e operatori seguiranno con la massima attenzione la conferenza stampa del presidente della Bce Jean-Claude Trichet, alle 14 e 30.
Euro in brusco arretramento dopo l'annuncio del taglio dei tassi della Bce, benchè si sia rilevato in linea con le attese del mercato. La divisa unica è scivolata sotto quota 1,31 dollari (1,3176 prima della riduzione del costo del denaro), a 116,89 yen (117,41), a 0,8987 sterline (0,9014) e a 1,4733 franchi svizzeri (1,4748). La pressione sull'euro è accentuata dalla speculazione che monta tra gli investitori in vista di importanti dati Usa.
Notizia trata da IlSole24ore





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io quest'anno mi sa che la vendo...meglio anche per me...piu' facile trovare acquirenti
