Trovarsi in paesi lontani offre la possibilita’ di confrontare le proprie abitudini con quelle di popoli diversi, scoprendo talvolta delle vere chicche.
Per esempio, uno dei terreni di confronto piu’ immediati, quello delle differenze gastronomiche ed alimentari, puo’ offrire delle autentiche sorprese.
Recentemente sono riimasto molto stupito dalla piacevolezza del pancake thailandese, consistente in un impasto, preparato in piccole sfere, come la nostra pizza, con la quale condivide alcuni passi della preparazione, sebbene – ingiustamente – non goda della stessa fama.
Viene tipicamente preparato su di una piastra circolare levigatissima, montata su carretti mobili. All’interno del carretto vi e’ una bombola di gas con relativo impianto di accensione, che provvede a mantenere la piastra di cottura alla temperatura adeguata.
La pasta viene stesa e resa sottile, con una forma arrotondata, e stesa sulla piastra, sulla quale viene posto abbondante burro per evitare l’aderenza. All’interno della sfoglia vengono adagiate uova sbattute e diversi tipi di frutta fresca, a seconda delle richieste. Il ripieno piu’ usuale e’ quello con uova e sottilissime fette di banana... il tutto viene cotto, ripiegato a formare un quadrato, e dopo poco piu’ di due minuti tolto dalla piastra, tagliato in ulteriori piccoli quadrati che possono essere consumati con un lungo stuzzicadenti che vi viene fornito infisso nel dolce, una volta che viene adagiato nel piatto. A richiesta viene ulteriormente farcito con latte condensato e zucchero.
Io, che non sono un amante dei gusti dolci, lo richiedo con uova e formaggio, e ne risulta una sfoglia leggermente salta, che adoro consumare con la spremuta di arance, preparata nello stesso banchetto direttamente dalla frutta fresca... altro che grande distribuzione, una vera bonta’, credetemi.
Ovviamente la cucina tipica locale prevede anche specialita’ un po’ piu’ difficili da provare con entusiasmo, anche se l’elevato numero di consumatori suggerisce che si tratti comunque di una alimentazione sana e priva di controindicazioni... sapendo che tra noi vi sono diverse buone forchette, non esito a proporvene una piccola carrellata.
Scorpioni neri, gialli...
Quelli neri, essendo piu’ grossi, sono meno croccanti ma decisamente piu’ polposi...
Scarafaggi, blattere giganti...
Insomma... una ampia scelta ! Potete scegliere il tipo e la quantita’ che piu’ vi aggradano, e richiederne l’immediata frittura nel caldeone che vedete in alto a destra nel banchetto...
... se io ho provato ? Si’... ma dovrete offrirmi parecchio da bere se volete che vi dica come e’ andata...