Oggi mi sento sconfortato.
La Bonnie è la mia prima moto, finora solo scooter.
Da sempre ho sognato di essere in sella ad una moto, di provare quelle incredibili sensazioni che leggevo scritte negli occhi di quanti cavalcavano una dueruote.
Da sempre ho sognato che la mia moto fosse una Bonneville.
Ho lavorato, ho accantonato il denaro necessario, ho atteso e – questo inverno – ho concretizzato questa splendida aspettativa.
Durante l’inverno ho lasciato la moto in garage, sospendendo l’assicurazione; scendevo e la pulivo, la guardavo e cominciavo a farci un po’ di modifiche per farla più mia.
E continuavo a sognare il momento in cui c’avrei trascorso il tempo in sella e avrei avuto gli occhi di quei fortunati a cui ambivo considerarmi parte integrante.
Da una decina di giorni ho riattivato l’assicurazione alla Bonnie e ho preso il foglio rosa.
Sarei stato uno di loro, uno di voi.
Ma.
Ho preso la Bonnie troppe poche volte in questi giorni e – al contrario – con troppa foga ho cominciato a sentir crescere il tarlo del dubbio dentro di me.
Il dubbio di aver fatto una cazzata a comprarla; il dubbio di aver voluto a tutti i costi proiettarmi in una sfera idealmente perfetta, ma concretamente piena di inquietudini.
Mi sento impacciato nella guida, il traffico mi spaventa; non riesco più a pensarla con piacere, ma solo con apprensione.
Oggi mi sono fermato a riflettere su qualche tempo fa; quando a maggio parcheggiavo l’auto e fino all’ottobre successivo usavo solo lo scooter. Lavoro, spesa, giri di piacere; traffico, salite, ripartenze, economicità, agilità, schivare i pericoli con sicurezza...la frescura del vento, senza l’inconveniente del bollore del motore sotto le cosce.
E soprattutto il fatto di vivere un’uscita con serenità e leggerezza, senza dover sentire la pressione di assolvere ad un compito che assomiglia ad un esame.
Ho pensato di venderla e di riprendere lo scooter; e mentre lo penso mi avvilisco e mi sento sconfitto senza averci nemmeno provato.
E’ certamente prematuro fare un bilancio alla luce di (forse) nemmeno 4 ore di guida in tutto.
Certamente se fosse un altro a farmi lo stesso discorso lo rincuorerei, gli direi di stare tranquillo, fare pratica (tanta) e di rivalutare il tutto alla luce di un’esperienza più approfondita. Oltre a dirgli che è un coglione.
Ma oggi mi è presa così e non riesco ad essere razionale.
Adesso potete sputarmi.







Rispondi Citando