questa vola però è una cosa bella,e lo dico da fumatore,mi dispiace solo x il pazzo in questione,ma mi sa che piana piano si stai scavando la fossettina da solo,spero solo di sbagliarmi
Obama si scaglia contro le biondechissa come saranno contenti
Fumatore pentito, e da tempo impegnato in una battaglia personale contro la dipendenza da nicotina, Barack Obama non ha perso tempo nel rallegrarsi per la "svolta storica" del Congresso, che ieri ha approvato a stragrande maggioranza una nuova legge anti-tabacco destinata a incidere profondamente nei vizi di un quinto degli americani, a scoraggiare i giovani a fumare e a dare allo stato immensi poteri nel regolamentare le sigarette.
"Sono orgoglioso di questa legge, che conferma anche il cambiamento del clima a Washington", ha detto il presidente in una breve cerimonia alla Casa Bianca, cui ha parlato anche Henry Waxman, il deputato californiano che ha guidato la battaglia legislativa. "Ogni giorno - ha continuato Obama - 3.500 ragazzi sotto ai diciotto anni cominciano a fumare regolarmente e milioni di americani si ritrovano in condizioni precarie per colpa di questo vizio".
La nuova legge, che è il più importante traguardo nella guerra anti-fumo dopo l'allarme ufficiale del 1964 sui pericoli del tabacco, attribuisce un ruolo centrale alla Fda (Food and drug administration), l'agenzia federale che tutela la salute. D'ora in poi la Fda potrà limitare il contenuto di nicotina nelle sigarette, anche se non avrà il diritto di vietarle del tutto. Potrà introdurre regole per dissuadere i giovani, mettendo al bando gli aromi naturali e vietando la pubblicità a meno di 300 metri dalle scuole. E potrà non solo proibire l'uso di termini fuorvianti (come light), ma anche introdurre maxi avvertenze sui pacchetti.
La legge è stata approvata con 307 voti a favore e 97 contrari alla camera, e con 79 favorevoli e 17 contrari al senato: tra questi ultimi, i parlamentari delle zone di produzione del tabacco, come la Carolina del Nord, e alcuni repubblicani che considerano il provvedimento come l'ennesima l'ingerenza dello stato nell'attività economica e nella vita dei cittadini.
Anche se la legge porterà quasi sicuramente a un rincaro dei pacchetti e imporrà alle industrie del ramo di rivelare le sostanze contenute nelle sigarette, la Altria, la più grande multinazionale del tabacco che controlla la Philip Morris, e quindi la Marlboro, si è schierata - a sorpresa - a favore del nuovo corso. "E' una regolamentazione severa, ma ragionevole", ha dichiarato un portavoce del gruppo.
Altre società invece hanno manifestato la loro opposizione, nonostante che il fumo uccida ogni anno 440mila americani e abbia un costo annuale per le spese mediche di 100 miliardi di dollari. Secondo le proiezioni del Congresso le nuove restrizioni ridurranno nei prossimi dieci anni dell'11 per cento il numero dei giovani fumatori in America e del due per cento il numero degli adulti.
La crociata di Obama contro le sigarette Via libera del Senato alla legge anti-nicotina - esteri - Repubblica.it