
Originariamente Scritto da
GGG
PREMESSA:
Geloso del mio acquisto repentino e incosciente, anche il mio moroso, dopo essere stato per anni castrato dalla sottoscritta alla quale non piaceva fare da zavorrina, ha comprato la bonneville.
Ma ovviamente non se l’è fatta consegnare ‘nature’, l’ha ritirata già tutta tabogata, scarico, frecce e luce posteriore hanno cambiato immediatamente forma, colore e sound.
Allora per fare contenta anche me mi ha regalato frecce e faro posteriore nuovi, sapendo che quelle che montava la mia moto, originali, non mi piacevano affatto. Io felice come una pasqua, non vedevo l’ora di cambiare il look alla motina, ma chi mi avrebbe aiutato nello spippolo, visto che io non ci capisco nulla? Concessionario? Meccanico di fiducia? Ma no! E’ ovvio che il mio amato partner moriva dalla voglia di aggeggiare con trapani, bulloni, cavi e quant’altro! Ma per non incappare in errori ed eventuali litigate ha chiesto il supporto tecnico del nostro vicino di casa, noto e famigerato spippolatore di Tmax, che tutto felice ci ha aiutato nell’opera.
INIZIANO I LAVORI
Pensiamo subito di iniziare con le frecce anteriori, non sarà poi così complicato staccare due viti e agganciare due fili! Invece, poiché mangiamo pane e volpe la mattina, non smontiamo le nuove frecce e sostituiamo i cavi come logica vorrebbe, ma tagliamo,schotciamo e infine pensiamo di aprire le frecce per vedere come attaccare i cavi……
Come bischeri ci accorgiamo di aver fatto del lavoro in più e più approssimativo, ma le frecce anteriori funzionano e sono belle, quindi, consci dell’errore ci accingiamo a smontare il faro e le frecce posteriori, cercando di non compiere lo stesso errore.
A questo punto, però la domanda mi sorge spontanea: come diavolo attacco la targa al faro se non ho un nuovo porta targa? Ma è ovvio! Il porta targa verrà fatto home made! E che ci vuole? Tanto il mio moroso ha comprato ben due lastre, una di ferro, color acciaio e una di alluminio, così posso scegliere!
Però la scelta è obbligata, abbiamo solo un seghetto per tagliare, con le giuste lame, ma il ferro col piffero che si lascia tagliare! Quindi alluminio sia!
Copiando dal lavoro fatto dal concessionario sulla moto del moroso pensiamo di fare una barra ripiegata in fondo per poterci mettere le frecce. Però il faro è più piccolo di quell’altro e un’eventuale barra non ci sta. Inoltre il meraviglioso porta targa non si aggancia alla base del faro….
Allora trapaniamo la base del faro facendo in modo di farcelo stare (brividi quando la punta del trapano ha intaccato la cromatura). Alla fine montiamo la targa, il porta targa al faro, ma ovviamente andava prima fissato al parafango. Quindi rismontiamo, rimontiamo, ci accorgiamo di avere delle viti orrende che andranno sostituite in futuro, e colleghiamo i cavi del faro posteriore. E sorpresa, funziona lo stop ma non la luce.
Dopo mezz’ora di alambiccamenti con le mie manine di fata riesco a mettere la lampadina in modo che funzionino sia luce che stop, ma ovviamente lo i cavi sono invertiti e lo stop risulta più flebile della luce.
Infine le frecce. Dove si mettono? A questo punto direttamente sul parafango! E vai di trapano! Due fori, allacciamenti etc e frecce montate.
Dopo 4 ore di patimento, durante le quali volevo strozzare moroso e vicino ogni volta che minacciosi si avvicinavano alla moto, il risultato è il seguente: targa storta, frecce storte, stop flebile….
Nelle foto la prima è il modello, il portatarga montato dal concessionario
le altre due il risultato....
Però, lo spippolo è divertente, soprattutto sulle moto altrui!
