(liberamente scopiazz… ehm… ispirato a “il playboy” di Stefano Benni)
Ogni bar di paese che si rispetti, lo sapete, ha una dotazione personaggi fissi molto particolari… caratteristici. Ad esempio, in un bar di primo livello non puo’ mancare il nonno da bar, l’assessore da bar, il tifoso calcistico da bar ma soprattutto il MOTOCICLISTA DA BAR!!!
Il motociclista da bar si palesa solitamente al lunedi mattina: lo si sente arrivare da lontano a causa delle marmitte aperte e della tromba bitonale della corriera sotto alla quale sistematicamente rischia di sdraiarsi. Dopo aver parcheggiato sull’unico marciapiede della strada (bloccando cosi’ l’eventuale passaggio di disabili e passeggini) il nostro entra nel bar, si accascia su una sedia ed ordina “Gino… cappuccio corretto Vov per favore”, ostentando enfaticamente grande stanchezza ed indolenzimento.
A quel punto gli avventori del bar (un’umanita’ varia di pensionati, cassintegrati e fancazzisti di prima scelta) gli si fanno intorno esortandolo a narrare le prodezze del we. Il motociclista da bar dapprima esita, si schernisce… “ma nulla, niente di particolare” per poi immediatamente aggiungere “vabbe’, se proprio insistete” ed iniziare a raccontare. Ora, dovete sapere che il motociclista da bar e’ tipicamente un gran contaballe, al pari dei pescatori e donnaioli incalliti (o presunti tali): riporteremo quindi entrambe le versioni del racconto, quanto riportato dal nostro e cio’ che invece e’ successo realmente.
Il racconto:
Come sapete ho una ventina di moto di vario tipo in garage, ieri mattina ero un po’ svogliato e non sapevo cosa fare, Valentino (Rossi, il nostro si vanta di essere un grande amico di VR) in questi mesi e’ impegnato con la MotoGP e tutti gli altri son troppo lenti… Cosi’ alla fine ho deciso di prendere la mia nuovissima Scrambler, da quando l’ho comprata non ci ho ancora fatto un giro serio, ed aggregarmi ad un gruppo di persone di un forum Triumph che mi hanno piu’ volte chiesto di girare con loro.
La realta’:
Il garage del nostro e’ una specie di buio ed umido ripostiglio dove tra mummie di salami appesi e bottiglie di vino ormai marsalato da anni riposa una serie di rottami… cadaveri di ex-moto di cui nessuna funzionante. L’unico mezzo utilizzabile e’, in effetti, una Triumph Scrambler che il nostro ha recentemente acquistato (a rate con un finanziamento in 8 anni a interessi da strozzino) solo perche’ convinto che con una moto del genere si possa rimorchiare.
Unico suo mezzo di locomozione, la Scrambler in 4 mesi di vita ha gia’ collezionato oltre 15mila km, 3 cadute ed alcune decine di multe per eccesso di velocita’ (per quanto la parola “velocita” nel caso di Scrambler possa sembrare un ossimoro) e sembra davvero d’epoca, nel senso che ha gia’ accumulato tanta di quella ruggine e graffi che sembra una moto rimasta per 30 anni in un pollaio.
Non sapendo mai con chi girare, troppo lento per gli amici smanettoni, cazzaro sgamato ed evitato da tutti gli altri, e’ sempre alla ricerca di gente nuova alla quale rifilare le sue balle colossali, e cosi’ bazzica i vari forum motociclistici di internet aggregandosi di volta in volta a chi gli capita.
Il racconto:
Arrivo puntuale all’appuntamento in autogrill, anzi pure un filo in anticipo, ma erano gia’ tutti li ad aspettarmi… almeno una 15ina di persone che avevan saputo che ci sarei stato anche io. Che accoglienza ragazzi!!! A momenti non mi facevano scendere dalla moto... mi son venuti tutti incontro, gran pacche sulle spalle… e tutti volevano offrirmi la colazione ma lo sapete, sono un signore ed ho rifiutato (a questo punto Gino, il gestore del bar dove il nostro ha un conto pari al PIL del Liechtenstein, per il nervoso pianta le unghie nel bancone di marmo).
Siamo quindi partiti in formazione, io davanti naturalmente perche’ conoscevo a memoria la strada ed ero il piu’ veloce di tutti… un interminabile serpentone di moto classiche Triumph, davvero di grande impatto, in autogrill la gente non faceva che guardarci ed in autostrada le auto rallentavano per ammirare i nostri gioielli. Quando siamo arrivati a Sassello per un caffettino abbiamo parcheggiato nella piazza centrale, non si poteva perche’ era zona pedonale ma sono riuscito a convincere il vigile (“con moto cosi’ belle come le vostre e’ un piacere ospitarvi”), e l’intero paese e’ venuto ad ammirare le moto parcheggiate, in particolare la mia che e’ una “special”!!!
La realta’:
Il nostro arriva con il suo solito ritardo oscillante tra la mezzora e l’era geologica, e solo per puro caso trova ancora tutti sul posto: infatti, per paura di essere respinto, non aveva detto a nessuno che sarebbe stato della partita.
Al suo arrivo ed enfatico “BELLA RAGA!!!” un imbarazzante silenzio cala sulla piccola comitiva fino a quel momento ciarliera, una folata di vento attraversa il piazzale portando polvere del deserto ed un paio di cespugli rotolanti, da qualche parte un coyote ulula solitario...
In qualche modo il gruppo parte, il motociclista da bar viene subito recluso alle retrovie ma, in pochi km, con maldestri sorpassi a destra o in curva (obbligando gli altri a manovre di sopravvivenza e collezionando una sequela di maledizioni da schiantare un elefante) si piazza in testa. Qui inizia un balletto di tirate assassine, generalmente in prossimita’ di autovelox, ed inchiodate in curva o in ingresso di rotonda dove rischia di farsi tamponare da chi lo segue. La sua collaudata andatura “Barbera”, cosi’ chiamata perche’ tipica di chi ha bevuto almeno tre fiaschi dell’omonimo vino, con repentine frenate ed imprevedibili sbandamenti gli permettono di non farsi sorpassare dal gruppo.
In perfetto stile da dittatore centroamericano il motociclista da bar decide che a Sassello ci si fermera’ a bere un caffe’: poco importa che in paese sia giorno di mercato e non ci sia un angolo per parcheggiare nemmeno un triciclo, obbligando cosi’ il gruppo a parcheggiare in improbabili anfratti… chi in una cassetta della posta, chi sotto ad un SUV, chi nel retrobottega del salumiere.
Mentre gli altri si concedono un “caffettino”, il nostro ordina una bottiglia di prosecco ed un panino cozze e peperonata… naturalmente al momento di pagare del motociclista da bar nememno l’ombra: egli infatti ha affinato da tempo la tecnica della ‘pisciatina’, rendendosi irreperibile proprio quando viene portato il conto.
Il gruppo esce appena in tempo dal bar per scorgere le spalle del vigile urbano che ha appena compilato multe di sosta vietata equivalenti al rifacimento della piazza del paese, mentre il motociclista da bar salva la sua Scrambler che stava per essere caricata dal camion degli spazzini, ovviamente tratti in inganno dalle condizioni non proprio “perfette” del rott… della moto.
Il racconto:
Da Sassello poi abbiamo raggiunto il ristorante, un bellissimo locale in cima ad un colle: c’eravamo solo noi, ci hanno dato il tavolo piu’ panoramico ed abbiamo mangiato meravigliosamente spendendo 10 euro a testa.
Vino compreso ovviamente, che ho scelto personalmente dalla loro fornitissima cantina.
Il pranzo e’ stato piacevolissimo: sono tutti bravi ragazzi, anche se vanno un po’ piano per me, ma insomma e’ stata una piacevole giornata.
Alcuni di loro hanno insistito per accompagnarmi a casa a fine giro, sono stati davvero gentili e non ho potuto rifiutare, anche se cio’ significava arrivare un’oretta dopo per aspettarli.
La realta’:
Mentre il nostro convinceva i netturbini che la Scrambler non era da portare in discarica il gruppo salta in sella e si dilegua alla velocita’ della luce, lasciando il motociclista da bar solo a Sassello.
Non gli restera’ dunque che ripetere quanto gia’ fatto in altre occasioni simili: un bel Camogli e CocaCola in autogrill, autostrada fino a casa, cena in mutande davanti al televisore.
Poco male, esistono nuovi forum dove ancora non e’ conosciuto……………….





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