il problema vero e' chi si ingarella e raccoglie sfide demenziali cercando di seguire chi certamente va con passo piu' svelto ma magari con ben altro margine di sicurezza, questo succede e succede spesso quando si e' ben oltre le proprie capacita' ad andature piu' sostenute del proprio limite, la vena chiusa e il cervello spento, come succede purtroppo a chi va sempre e solo sulle solite strade, considerandole la propria pista, forse e' anche bravo ma in una strada aperta esiste l'imponderabile, e non si puo' non considerarlo,
per me che frequento queste e tante altre strade, e chi ha fatto qualche giro insieme lo sa bene, la mezzeria e' un muro recintato da filo spinato elettrificato, i rettilinei non piste di accellerazione per dragster, ma collegamenti in relax per la prossima serie di curve, il bello di una strada aperta
non e' la velocita' massima, ne la frenata al limite, ma scorrere seguendo il filo invisibile per raccordare in sicurezza le cento e cento curve sconosciute e mai uguali e non serve per goderne ripetererle all'ossessione