Non posso che quotarti.
Vorrei aggiungere, a tutta questa sentita e comprensibile rabbia, che finché la brutalità di una persona riuscirà a peggiorare l'animo di altri esseri viventi, allora sarà quella brutalità che l'avrà vinta. Non credo che la pena di morte la riporterà in vita o allevierà la sofferenza dei famigliari, non credo neppure che potrà risolvere il problema alla radice (vedi dove vige la pena di morte. Non essendo un deterrente i crimini non solo si effettuano ma spesso sono anche più efferati. Ricordiamoci che ucciso un uomo poi, ucciderne altri non fa la differenza ... e questo é tutto a dire se si vuole proteggere i cittadini e non soddisfare le proprie ire). Mi chiedo spesso com'é che sono proprio i più tradizionali, coloro che sostengono la chiesa e le proprie tradizioni, che vogliono mettersi al posto del loro Dio. Non uccidere mi sembra un comandamento chiaro. Non dice: non uccidere a parte quando ... non dice: se proprio proprio hai a che fare con un irrecuperabile assassino, allora .... non dice ... eppure!!!
Non credo che parlare di vendetta possa rendere giustizia ad una morte tanto tragica ... non lo credo proprio ...
Consiglio la lettura di un interessante, anzi, illuminante libro del '700 (non prendetemi per pazza!) di Cesare Beccaria, nonno di Alessandro Manzoni e noto illuminista italiano, "Dei Delitti e delle Pene".
Davvero interessante.
Interessante anche il libretto "Osservazioni sulla tortura" dell'amico Pietro Verri che porta un esempio davvero incredibile della nostra storia (mi riferisco agli untori seicenteschi)
Non si è mai sicuri, nemmeno quando una persona confessa.
Gli illuministi pensavano che per i reati gravi fosse meglio la condanna a lavori forzati, utile alla società, lontano dal concetto della vendetta.
Se la vendetta servisse a stare meglio ci sarebbero più poche persone sulla faccia della terra.
Quando perdi una persona in un modo tanto assurdo e ingiusto...niente...non c'è niente che ti possa aiutare a dimenticare.Purtroppo.![]()
Ultima modifica di Lady_Hawk; 10/07/2008 alle 15:19 Motivo: UnionePost automatica
Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente.
Sono quei colori magici che ci fan venire i brividi...
BRUCIATELO.........ma vivo però!
poveretta, le avete viste le foto del bastardo?
vi giuro mi spiace davvero troppo... specie se si pensa che è così banale ritrovarsi in una situazione simile...
http://www.corriere.it/Media/Foto/20...r_el_Gordo.jpg
http://www.corriere.it/Media/Foto/20...l_Gordo_02.jpg
Ma allora c'era bisogno dei condannati che facessero lavori tipo scavare gallerie, miniere, costruire strade ferrate....oggi che tutto viene fatto con potenti mezzi meccanici che tipo di lavori gli fareste fare?
Buona domanda, se non vuole contrapporsi alla pena di morte. Credo che oggi i lavori socialmente utili siano difficili da dare in mano ad un efferato assassino. Ai tempi spaccar pietre era utile, oggi non so se serve ancora la mazza per spaccarle. Credo che la prigione sia una delle vie facili da percorrere ma é necessario che si faccia uno sforzo per andare oltre. Evidentemente non é facile ma con la partecipazione di più menti credo sia possibile.
ECCHECCAVOLO CI SARA' UN LAVORO MERDOSISSIMO AL MONDO (PERDONATE LA LICENZA POETICA) CHE NESSUNO VUOLE FARE PIU' PER IL QUALE E' NECESSARIO L'UOMO. O MAGARI AI POLI O IN AFRICA A COSTRUIRE PER TUTTA LA VITA OSPEDALI E SCUOLE O PRODURRE CIBO DALLA TERRA DA DARE AGLI ALTRI FINCHE' NON GLI SI SPEZZA LETTERALMENTE IN DUE LA SPINA DORSALE! CONDANNATO A FARE DEL BENE CON ESTREMA FATICA E SENZA ALCUN PROFITTO PER IL MALE CHE HA COMMESSO!
per non fare un torto a nessuno............
25 anni di lavori forzati e duri!!! dopo..........
appeso in pubblica piazza per le orecchie e con tre dita dei piedi tagliati e aspettare che sgoccioli per circa 48 ore... poi..............le mosche...
sono un barbaro? no. sono un papà!!!