
Originariamente Scritto da
Pirata66
Grazie, ma più che discorso il mio è un motivo di vita. La famiglia per me è sacra, ma senza le moto morirei.

E non è una frase fatta, a testimonianza posso portare un episodio.

Nel mese di febbraio del 2005 ho subito un intervento di erniectomia bilaterale all'altezza del L5-S1 (per i non adetti ai lavori, come lo ero io, si tratta della zona lombosacrale). L'intervento è andato benissimo, ma per la tipologia dell'intervento era considerato anche abbastanza delicato e rasente all'immobilità permanente (e difatti qualche disturbetto me l'ha lasciato, ma ci convivo e faccio finta di niente e difficilmente me ne faccio accorgere da gli altri). In teoria potevo deambulare dall'indomani ma guidare, auoto o moto, solo non prima dell'autunno. Ci credereste se vi dico che la mia smania di riprendere la moto, che avevo fermato a settembre-ottobre del 2004 perchè non riuscivo manco più a toglierle il cavalletto, mi ha fatto in modo che mi mettessi di eccellente buona volontà e cominciai a recuperare molto velocemente? A fine aprile mi ridiedero il permesso di guidare le moto, ma con molta ponderanza e per brevissimi tragitti e con fascia lombo-vertebrale ed a condizioni che sarei dimagrito entro un anno di non meno ai 20 kg. Di chili ne ho persi 30, ed entro settembre dello stesso anno. Mentre il permesso di condurrere le auto mi fu dato sooolo non prima di agosto.

Questioni di posture di guida, schiena a scarico e gambe in galleggiamento.

Insomma .... secondo il Dottor Costa su di ogni motociclista c'è un angelo custode particolare, che ci fa guarire molto prima e ci da una forza di volontà al di fuori del normale, facendoci diventare grandi, ma bimbi allo stesso tempo.

Quindi ... la famiglia non si tocca, ma senza moto non vivo



tutte le moto, e non importa cosa
