ci sono due correnti:
1-lo sportivo deve rendere e pertanto deve essere dopato, questo lo impone lo spettacolo
2-le case farmaceutiche vendono un sacco di roba in unmercato nero, cioè al doppio del vero valore
se manca l'antidoping, crolla il prezzo dei farmaci ora assunti illegalmente, non conviene alle case farmaceutiche, anzi, più è sofisticato l'antidoping più costa il doping.
altrimenti se si liberalizza il tutto si ritorna ai vecchi pastiglioni di caffeina ed all'epo di prima generazione
pertanto viviamo in un limbo dove solo le stesse case farmaceutiche (basterebbe come il CERA metter un marker identificabile all'esame delle urine) possono risolverl, ma ovviamente mica lo vogliono.