



Vero! (Tornatore meglio di Martinelli lo è di sicuro).
Io il film non l'ho visto però è stata una scusa per andare a documentarmi di nuovo sul periodo storico.
Dovrei dire che è difficile se non impossibile trovare una stagione in cui città e comuni del Nord si trovassero tutti d'accordo.
La Padania è una invenzione.
Ultima modifica di Richymbler; 15/10/2009 alle 17:07





a politicizzare il film ci hanno pensato sia Bossi sia lo stesso regista.
Documentati a meno che quando parli di ignoranza non sembri una sorta di autocritica.
«In Alberto da Giussano rivedo e rivivo quello spirito che muove un popolo a conquistare i propri diritti e la propria libertà, mettendo a rischio la vita stessa», ha scritto ieri Umberto Bossi sulla Padania, tradotto in sei dialetti del nord, dal milanese al friulano. E lo ha ripetuto ieri sera: «Siamo all’alba di un risorgimento giusto. Un risorgimento popolare, non di Cavour. Barbarossa rappresenta il centralismo da combattere. Purtroppo la libertà, una volta conquistata, non è acquisita per sempre».
Al Castello Sforzesco, per l’anteprima di Barbarossa, un parterre de roi con politici (dai ministri Tremonti, Maroni, Calderoli, La Russa e Zaia al governatore lombardo Formigoni, dal sindaco di Milano Moratti al presidente della Provincia Podestà, da Borghezio alla Santanchè), esponenti di imprese e finanza (dal presidente Mediaset Confalonieri al numero uno della Bpm Ponzellini) e star dello spettacolo (la Ventura, Pozzetto, Lory Del Santo). Ospite d’onore Silvio Berlusconi, l’altro Cavaliere, appena arrivato da Roma: «Bellissimo» dice del film. «Anche se bistecche al sangue adesso non ne mangio più...» sorride il Senatùr, viste certe sequenze un po’ cruente. Bossi e il premier, seduti a poca distanza uno dall’altro, stringiamoci a coorte, per suggellare il loro giuramento di fedeltà, il patto di alleanza di governo ribadito dal leader del Carroccio, nell’ultima assise veneziana, quando ha di nuovo agitato la bandiera ideologica della Padania libera, indipendente e sovrana: «Da soli si arriva prima, ma alleati si va più lontano. E se il gruppo è fatto dalla Lega e da Berlusconi, è come essere sulle spalle di due giganti: vedi più lontano».
http://www.ilgiornale.it/interni/cin...e=0-comments=1
Ultima modifica di Richymbler; 15/10/2009 alle 17:34

si ma se nn sei un ignorante (inteso come nn colto) nn puoi che valutare un film x la sua bellezza, nn x il contenuto che esprime.
qllo lascia il tempo che trova.
uno chiede com'è un film x andarlo a vedere e leggo solo pareri "politici" e pochi pertinenti alla bellezza del film.
qsto lo trovo molto triste.
pitt ha chiesto com'era il film, che vi frega se è voluto da un partito o da un altro?
andatelo a vedere e valutatelo x la sua bellezza, nn x come è stato fatto o prodotto!!!!!!!!
+ easy...




Sulle qualità del film la prima cosa che ho detto è che è stato un flop nelle sale, e il pubblico in questi casi ha sempre l'ultima parola.
Poi Pitt può andarlo a vedere in ogni caso.

è molto triste non vedere al di là del proprio naso....quello si è triste.
Appunto la critica è ...che è partito proprio per motivi politici, politica che non vuoi vedere.