
Originariamente Scritto da
AVP191
Storia spiacevolissima. Ho la sensazione, partendo dalla nascita dell'attuale Governo, facendo anche scorribande tra la stampa, i mass media eccetera, che ci sia una recrudescenza ed un inasprimento nella cultura delle sanzioni (in senso molto lato), non so se per contraccolpo (e reazione ideologica) ad un sistema precedente in cui - oggettivamente - le sanzioni (sempre in senso molto lato) sono state rese dal Legislatore (nella trascorsa Legislatura, appunto) meno gravose, anche se non per tutte le categorie di soggetti.
Si respira un clima di "autoritarismo sociale", contrapposto ad un "liberismo" non certo favorevole al proletario o a ceti, comunque, tradizionalmente medio-bassi, che è ritenuto foriero di lassismo, di malcostume e di regresso sociale ed economico del Paese..
Di questa impostazione, solitamente, ne risente, soprattutto, chi ha la responsabilità, formale e materiale, di darvi concreta attuazione, ai vari livelli. E' innegabile che gli indirizzi in materia di tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico (inclusa l'applicazione delle sanzioni) siano forniti dall'alto verso il basso nella piramide gerarchica e funzionale, e non viceversa. E in alto, oggi, è possibile registrare un inasprimento o, perlomeno, la volontà di un inasprimento) della politica repressiva di violazioni che prima, probabilmente, risultavano più tollerate.