
Originariamente Scritto da
SergioSun
Sinceramente io a questo tentativo di paragonare l'emigrazione italiana di 50-80 anni fa con l'immigrazione che avviene oggi nn ci sto e mi da anche piuttosto fastidio.
Innanzittutto il problema è l'immigrazione clandestina, mentre i nostri antenati si trasferivano in larga parte con documenti, e nome e cognome scritti su un visto di soggiorno. Viceversa chi andò x delinquere è bene prenderlo come esempio da non emulare.
Poi vogliamo parlare di dove si andava e a fare cosa?
Si andava in paesi oggettivamente pieni di opportunità e in piena crescita, portando con sè capacità artigiane spesso trasfomate in business ancor oggi tangibili o almeno con voglia di fare e con una mentalità figlia di una cultura civile millenaria mai interrotta (cioè diversa da 4 piramidi di 5.000 anni fa e poi il nulla...).
Gli immigrati che rispondono a quelle caratteristiche (cioè Regolari, Capaci di fare là dove ce n'è effettivo bisogno e possibilmente senza imporci una sub-cultura integralista) saranno sempre i benvenuti, qui e ovunque, come ovvio che sia.
Viceversa chi viene senza documenti e senza autorizzazione, o chi non fa una mazza di buono, è bene che venga rispedito al mittente con rapidità e senza troppo pietismo.
Destra o sinstra? beh sicuramente questa sinistra non potrà mai essere incisiva nel controllare (e bloccare quando serve!) i flussi migratori, visto che ritiene l'accoglienza un dovere "a prescindere".
Nella destra c'è almeno il desiderio di farlo, senza troppi tabù.
E chiunque sa che per "fare" devi principalmente volerlo...