Argomento complesso e spinosissimo: convivenza e compatibilità tra le libertà e i doveri personali e della collettività. Aspetto di leggere la sentenza. Va da sé che debba essere ricercato e trovato un equilibrio che tenga conto - questo sì - delle leggi, delle normative e dei valori etici più diffusi. Ma non è impresa assolutamente facile e automatica. Evidentemente, un punto di partenza sono le regole. Poi spetta alla discussione, alla dottrina, alla giurisprudenza e al lento o rapido cambiamento degli orientamenti della collettività, riconsiderarle e, se del caso, renderle flessibili, modificarle, eliminarle, se non più rispondenti, migliorarle, stravolgerle. Una sentenza (di primo grado), in astratto e tecnicamente, non sposta granché: è la risonanza che ha, le reazioni e quant'altro, a testimonare che il tema va ben oltre i tecnicismi e va a toccare nodi assai sensibili.