MAURINO, SE TU HAI VISTO LA PARTITA... QUANTE DIOTTRIE HAI????

Pochi ne hanno parlato, ma Josè, così sensibile alle ingiustizie arbitrali – che in quanto ingiustizie lo sono indipendentemente da chi venga danneggiato – non si è stracciato le vesti e non si è messo a saltare come morso dalla tarantola quando l'arbitro Mejuto Gonzalez, al minuto 45, non ha concesso il rigore al Chelsea, e non ha espulso Samuel per fallo da ultimo uomo, per il netto e clamoroso atterramento di Kalou a due passi da Julio Cesar. La svista è stata colossale eppure Mourinho non si è mosso e non ha battuto ciglio. Ebbene, conoscendo la sua lealtà e il suo proverbiale senso di fair-play, c'è da credere che in panchina – appunto - non si sia sentito bene. Che abbia avuto un mezzo coccolone – magari per l'emozione di incontrare i suoi vecchi giocatori – senza che nessuno, a cominciare dallo staff medico dell'Inter, se ne sia reso conto. Un vero peccato. Anche perché, di lì a poco, l'arbitro ha fischiato la fine del primo tempo e Mourinho, al rientro nel sottopassaggio, avrebbe potuto insultare sia l'arbitro che il guardalinee, riservando loro lo stesso trattamento riservato a Tagliavento nell'intervallo di Inter-Sampdoria, naturalmente dopo essersi prodotto nella sua specialità, e cioè il gesto delle manette all'indirizzo del pubblico e in particolare dei 4.000 tifosi inglesi. “Cosa volevo dire? – avrebbe spiegato poi in sala-stampa -. Semplicemente che il Chelsea non avrebbe perso nemmeno se avessero arrestato Ancelotti”. A dispetto dei torti arbitrali.


Ai medici dell'Inter raccomandiamo comunque più attenzione. Che Mourinho non stesse bene, e che avesse vista obnubilata e lucidità ridotta, lo si sarebbe potuto capire qualche minuto prima del rigore negato a Kalou quando al 41', su angolo battuto da Lampard, Thiago Motta ha trascinato a terra a due mani, al vertice dell'area piccola, Malouda. Sarebbe stato rigore (per il Chelsea) e ammonizione (per Motta): e visto che Motta era già ammonito, Mejuto Gonzalez avrebbe dovuto espellerlo. Anche in questo caso, invece, Mourinho se n'è rimasto impassibile in panchina e non ha fatto scene turche né sceneggiate napoletane: a riprova che il lieve malore che evidentemente lo attanagliava era già in atto e gli stava togliendo reattività. Ci rifiutiamo di pensare che Josè sia così sleale - e meschino - da dare in escandescenze solo se gli errori degli arbitri sfavoriscono l'Inter. A un condottiero della sua stazza stanno a cuore, prim'ancora delle sorti dell'Inter, le sorti del calcio. E vederlo così apatico e spento in occasione delle ingiustizie patite dal Chelsea, ci ha fatto male al cuore. In bocca al lupo per una pronta guarigione.