Storia del giornalismo calcistico.
Quando il calcio si godeva tutto di un fiato la domenica pomeriggio al 90° minuto!
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Il vino è un nemico....chi fugge al nemico è un vigliacco!
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Ho messo la testa a posto...............ma non mi ricordo dove!!!
cavolo aveva 65 anni![]()
La vita è troppo corta per avere dei nemici. - Ayrton Senna
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Approfitto di questo triste momento, per un pensiero nostalgico, chi di voi ricorda quel novantesimo minuto? chi come me ha + di 40 anni, Il mitico Tonino Carino che ci ha lasciato, ma anche Giannini da Firenze o Castellotti da Torino, Paolo Valenti gran conduttore, niente a che spartire con la tecnologicissima TV odierna, si andava allo stadio, per me il Cino e Lillo Del Duca era una seconda casa, radiolina all'orecchio per sentire tutto il calcio minuto per minuto, con Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Bortoluzzi.... ed a fine partita di corsa per arrivare in tempo a casa o al bar er vedere 90 minuto, bei tempi![]()
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CALCIO
"90° minuto" diventa "89°"
Addio a Tonino Carino
Morto a 65 anni, dopo una lunga malattia, un telecronista che fu un 'mito' dello storico programma calcistico in tv che andava in onda alla fine delle partite di serie A quando si giocavano tutte in contemporanea. Era il corrispondente da Ascoli Piceno
di PAOLO PRESTISIMONE
Tonino Carino
ROMA - I più giovani ne avranno sentito almeno parlare. Chi non l'ha visto s'è perso un pezzo di storia della tv moderna. "Tonino-Carino-da-Ascoli", detto proprio cosi, tutto d'un fiato, come fosse una sola parola, se n'è andato, dopo una lunga malattia, a 65 anni.
I suoi servizi erano uno strepitoso teatrino, sospesi tra un inciampo dialettico e l'altro, tra una gaffe e un salvataggio in extremis da un congiuntivo pericoloso e un condizionale, ma erano anche straordinariamente "veri", fatti di semplicità, di carica umana unica, di quel provincialismo tipico di certa Italia. Ecco perché diventarono memorabili: nella storia del calcio in tv, insomma, ci stava alla grande.
Era stato uno dei protagonisti del grande teatrino di 90° Minuto, la storica trasmissione della Rai condotta da Paolo Valenti che portava nelle case degli italiani i gol del campionato di calcio quando le artite si giocavano tutte insieme alla stessa ora, quando non esistevano anticipi, posticipi e, manco a dirlo, pay-tv e satelliti. "Tonino Carino da Ascoli" era il suo saluto inconfondibile in un programma che vedeva altre figure indimenticabili di giornalisti-personaggi, da Luigi Necco da Napoli a Cesare Castellotti da Torino, da Marcello Giannini da Firenze a Giorgio Bubba da Genova per citarne solo alcuni.
Carino se n'è andato ieri sera nella sua casa di Ancona, a 65 anni. Era nato ad Offida, in provincia di Ascoli Piceno, il 31 luglio del 1944. Il suo nome era legato proprio all'amato Ascoli del presidente Costantino Rozzi, altra icona di un calcio che sembra lontano decenni ed invece era di ieri. Aveva iniziato a scrivere per Il Resto del Carlino nel 1969, per poi passare nel 1971 al Corriere Adriatico.
Dal 1976 l'approdo in Rai, dove lavorava per la sede regionale di Ancona, dove era stato anche caporedattore, dal 1991 al 2002. Di recente era andato in pensione, ma aveva continuato a essere ospite di trasmissioni sportive come Quelli che il calcio. Lascia la moglie e due figli, Riccardo e Daria.
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l'amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci