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Discussione: Il motociclista da giornaletto

  1. #1
    TCP Rider Senior L'avatar di Mr. Number
    Data Registrazione
    13/09/07
    Moto
    una moto? un' HYPERmoto...
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    5,355

    Il motociclista da giornaletto

    Vecchia storiella, magari è già stata postata ma fa sempre ridere. Lo so è lunghissima ma leggetela tutta, ne vale la pena.




    -------------------------------------------

    Il motociclista da giornaletto

    Questo individuo, non appena passata la sbronza di Capodanno, corre in
    edicola ad acquistare i vari giornali di moto per vedere come saranno le
    nuove moto, ed incomincia a costruire castelli in aria e sognare di vincere
    il Gran Premio della Flaminia che si correrà la prima domenica di maggio.
    Attende con ansia il numero di Motociclismo dove viene fatta la prova
    comparativa delle 600 sportive, lo legge avidamente, e scarta in
    successione:
    la Ducati 749, perchè è bicilindrica e poi le moto italiane gli stanno antipatiche;
    la Kawasaki 600 perchè, oltre ad essere orribilmente verde, sulla
    pista di Calafat (che lui non sa neanche dove sia), è più lenta sul giro di
    ben 2 decimi di secondo rispetto la Honda; la Yamaha 600, perchè i freni
    nell'uso gravoso in pista allungano di 40 cm lo spazio di frenata rispetto
    la Honda; la Suzuki 600, perchè a causa del peso superiore di ben 700
    grammi, è più lenta di 15 millisecondi in accelerazione sui 400 metri
    rispetto la Honda.

    Dopo questa approfondita analisi, corre dal concessionario per permutare la
    sua Suzuki GSXR 600 vecchia di 7 mesi, ormai sorpassata dalle nuove
    tecnologie Honda, con la nuova CBR 600R; il concessionario gli mostra una
    lista d'attesa lunga come la via Appia, ma lui lo corrompe offrendogli la
    Suzuki in permuta 3000 euro, un prezzo pari alla metà del valore di mercato,
    purchè sia il primo ad avere il nuovo gioiello di Hamamatsu. Il
    concessionario ci sta, però vuole la Suzuki subito come pegno in conto
    vendita, il motociclista da giornaletto accetta, 2 ore dopo il
    concessionario ha rivenduto la Suzuki a 6000 euro, dopo 2 mesi telefona al
    motociclista dicendo: le moto stanno arrivando, a proposito ho un cliente
    interessato per il tuo Suzuki ma mi offre 2800 euro, che faccio, gliela do?
    Il motociclista da giornaletto, strappando la promessa che gli immatricolino
    la moto entro il prossimo fine settimana, accetta. Il giorno fatidico si
    reca dal concessionario, firma cambiali per 10000 euro, incassa i 2800 euro
    della vendita della Suzuki, e sale in sella del nuovo gioiello di Hamamatsu
    tra gli sguardi perplessi dei meccanici e del concessionario e,
    specchiandosi nella vetrina, si accorge con orrore di avere indosso una tuta
    bianco-azzurra ed un casco Fujiwara che non sono pandant con la scritta che
    porta sul serbatoio. Torna a casa, e dopo una notte insonne passata a
    sfogliare Motosprint, compila una lista della spesa così fatta: tuta
    Dainese; casco Shoei; guanti Spidi; stivali Alpinestars. Torna dal
    concessionario, che dopo una rapida trattativa gli procura la mercanzia
    richiesta in cambio del vecchio abbigliamento (vecchio per modo di dire,
    l'aveva comprato 7 mesi prima) e dei 2800 euro ottenuti dalla vendita della
    Suzuki; dopo pochi minuti che lui se n'è andato, l'acquirente del Suzuki,
    appostato come un falco all'angolo della strada, entra ed acquista tutta
    l'attrezzatura usata al prezzo di 400 euro. Felice per essere vestito come i
    piloti che tutte le domeniche fanno palpitare i cuori degli appassionati,
    inizia la delicatissima fase del rodaggio secondo quanto letto nei manuali
    di tecnica motociclistica di Massimo Clarke: si mette sul raccordo anulare,
    e ne esegue 16 volte il giro (totale 990 km) ad una velocità compresa tra i
    100 ed i 120 km/h. Dopo 10 ore torna a casa distrutto, e dopo aver letto su
    Mototecnica i valori di serraggio delle testate del suo CBR, si addormenta
    sognando Erv Kanemoto che gli fa il primo tagliando. In realtà il meccanico
    del concessionario si chiama Righetto, e quando lo vede entrare in officina
    per il tagliando dei 1000 km dopo solo 2 giorni dall'acquisto della moto si
    frega le mani: dopo che il motociclista si è raccomandato tanto sulle coppie
    di serraggio della testata, gli cambia l'olio e il filtro, e gli presenta il
    conto facendogli credere che gli ha smontato le testate per lucidargli i
    condotti; il motociclista da giornaletto è costretto a vendersi il cellulare
    per pagare i 500 euro del primo tagliando; nel frattempo la moto è stata
    usata per tutta una settimana da Righetto ed i suoi amici, con impennate,
    sfrizionate e fuorigiri a più non posso. E' arrivato il giorno della prima
    uscita ufficiale: il motociclista da giornaletto ha tenuto nascosto a tutti
    l'acquisto del nuovo bolide di Hamamatsu, e si reca al punto di ritrovo
    (benzinaio Esso della Flaminia) per sbalordire gli amici del gruppo con la
    sua nuova cavalcatura; arrivato lì, lo sbalodirmento viene a lui, perchè ben
    14 dei 18 componenti del gruppo sono in sella alla nuova, fiammante,
    introvabile CBR 600R, ed essendo tutte le moto uguali, ed anche vestiti
    praticamente uguali, nessuno riesce a distinguersi.

    Dopo aver fatto benzina, preso il caffè, e regolato le sospensioni secondo
    quanto suggerito nell'articolo di In Moto, il gruppo selvaggio parte con
    destinazione Narni, sgasando come e più che nei box della MotoGP, e
    zigzagando fino al secondo ingresso del cimitero di Prima Porta per scaldare
    le gomme sui fianchi, dove un vigile li ferma per permettere alle auto di
    uscire dal cimitero; mentre aspetta il via libera, il motociclista guarda i
    cipressi, si alza sulle punte dei piedi e si tocca i maroni, subito
    imitato dagli altri amici perchè questo gesto fa tanto Valentino Rossi, si
    da una grattatina al kulo, controlla per l'ultima volta con la coda
    dell'occhio lo stato della spalla del pneumatico posteriore, ingrana la
    prima e parte.

    Come potete ben capire, sono appena iniziate le prove libere del Gran Premio
    della Flaminia che si correrà la prima domenica di maggio. Le prove vengono
    usate per testare le moto da poco arrivate dalla factory di Hamamatsu,
    metterle a punto, controllare se l'asfalto della Flaminia sia stato rifatto
    in qualche curva e verificare le velocità massime con i rapporti di serie,
    cosa cui provvedono con l'autovelox alcuni poliziotti travestiti da
    commissari di corsa. Non trattandosi di una corsa vera e propria, arrivare
    primi non porta alla gloria ma solo ad una grande soddisfazione morale, e
    qui tra tutte le CBR600 R 2003 svetta un tipo con la CBR600 del 1987, tuta
    gialla con scritta blu, che sta un pò sul culo agli altri del gruppo perchè
    si lamenta di essere l'unico con la moto vecchia, e suo padre non gli vuole
    comprare almeno la carenatura come quella nuova. Ma torniamo al protagonista
    della storia: partito come un razzo, con tanto di impennata e saluto con la
    mano al pubblico che assiste lo show (ovvero contadine che ai bordi della
    strada raccolgono cicoria e lumache), stira le marce fino alla sesta fino
    all'entrata del limitatore di giri, viene flashato dalla polizia a 230 km/h
    alla fine del primo rettilineo, e viene sorpassato da tutto il gruppo alla
    prima staccata, che anticipa clamorosamente di 100 metri perchè spaventato
    dalla troppa velocità; arriva in curva a 40 km/h con la sesta ancora
    inserita, apre il gas e scopre quanto avesse ragione il test di Motorcycle
    News, secondo il quale la CBR600 R è un pò vuota in basso; scala di getto 5
    marce, riapre il gas e la moto gli si impenna a 90 gradi, chiude il gas e
    pinza il freno davanti invece che quello dietro, la ruota davanti tocca
    terra bloccata e scarta, lui lascia il freno e il manubrio inizia ad
    oscillare impazzito, anche la ruota posteriore inizia a saltare, si fa 100
    metri in preda alle convulsioni della moto, infine lo sbacchettamento
    termina e la moto si ferma a 10 cm dal fosso che costeggia la strada. Il
    nostro eroe scende, guarda con terrore se c'è qualcuno che ha assistito alla
    scena, fa pipì nel fosso (non senza difficoltà, vista la tuta intera), da
    un'occhiata sprezzante all'avantreno della moto, si dice che un'ammortizzare
    di sterzo migliore potevano pure montarcelo, regola le sospensioni
    indurendole al massimo (così la moto oscillerà di meno), e riparte
    all'inseguimento del gruppo, ormai scomparso all'orizzonte. Mentre si
    produce nel suo massimo sforzo per recuperare il distacco, durante una piega
    inaudita alla esse di Morlupo, viene superato all'esterno da una Suzuki
    GSXR600 guidata da uno vestito in maniera familiare... Arrivato ai tornanti
    che precedono Civita Castellana, viene passato sul primo tornante da un
    monocilindrico Gilera Saturno 600 (quello però col motore 4 valvole ad
    acqua, che vi credevate!), e nel secondo tornante da UDITE! UDITE! un
    bicilindrico Monster 600 col bauletto; punto nell'orgoglio, tenta una
    reazione al terzo tornante, ma dopo aver piegato leggermente più del solito
    ed aver aperto il gas un attimo prima, la ruota posteriore perde leggermente
    aderenza, la moto scoda dietro di 10 cm, ed invece di mantenere il gas semi
    aperto e chiudere la curva in leggera derapata, il cretino chiude tutto
    facendo riprendere bruscamente aderenza alla gomma posteriore, che inizia a
    scodinzolare (avendo indurito al massimo le
    sospensioni) leggermente a destra e sinistra. Stringendo forte le mani sul
    manubrio, raddrizza la moto e attraversa frenando tutta la carreggiata
    stradale, fermandosi contromano sull'orlo del fosso che costeggia la
    Flaminia, mentre i Carabinieri che sono sempre appostati all'uscita di quel
    tornante per fare le multe anche se non hai fatto niente, si fregano le
    mani. Dopo esser stato multato per guida pericolosa, non senza aver tentato
    di spiegare ai Carabinieri che la colpa non era sua, ma delle gomme già
    finite, si rimette in sella e si avvia lentamente ai box di Sassacci; lì
    trova gli amici del gruppo, riuniti a controllare le gomme, regolare le
    sospensioni, e domandarsi chi fossero quel Saturno e quel Monster che li
    avevano passati; dopo essersi scambiati le impressioni di guida, aver
    sentito il tipo con la tuta gialla lamentarsi perchè la sua moto non ha la
    marmitta sotto il codone come quelle nuove, aver concordato che la CBR600 ha
    bisogno di un ammortizzatore di sterzo migliore, visto che il tempo si sta
    annuvolando le prove libere vengono chiuse lì ed il gruppo decide di tornare
    a casa. Sulla via del ritorno, il nostro intravede a metà di un rettilineo
    un casco Fujiwara che guida lentamente un Suzuki GSXR600, scala due marce,
    apre il gas, si mette in carena, lo passa sverniciandolo, e viene nuovamente
    flashato dalla polizia a 230 km/h. Il lunedi, incurante di quanto gli
    costerà l'uscita del giorno prima (2 autovelox da 250 euro ciascuno + 100
    euro per la guida pericolosa), vende l'enciclopedia Treccani rilegata in
    pelle e oro e scende nuovamente nell'antro di Righetto. Dopo aver letto
    nella notte le prove comparative di Tuttomoto, decide di montare le Pirelli
    Diablo SuperCorsa ed un ammortizzatore di sterzo WP. Quando ritira la moto,
    lascia al meccanico 1200 euro più le vecchie gomme, e 10 minuti dopo una
    suzuki GSXR 600 entra per cambiare le gomme... Mentre percorre i 5 km per
    tornare a casa, il suo istinto fine di colladuatore gli fa apprezzare la
    progressività della discesa in piega dei nuovi pneumatici, la tenuta in
    accelerazione e la tenacia in frenata; prova a girare qualche pomello
    dell'ammortizzatore di sterzo, anche se non sa bene a cosa serva; è contento
    perchè ha capito che con questi piccoli particolari la moto sarà molto più
    prestazionale. La domenica si presenta sulla pista di Vallelunga dove "si
    gira", con tutti i pelucchi di gomma sulla spalla delle gomme nuove,
    convinto che a fine giornata non ce ne sarà più traccia causa le grandi
    pieghe: tra l'altro dalla lettura del numero di Motociclismo dove viene
    fatta la prova comparativa delle 600 sportive sul circuito di Calafat
    (chissà dove sarà 'sto posto) capisce che Vallelunga è una pista molto
    simile perchè corta e contorta, e quindi potrà stare davanti agli altri 600.
    Arriva alle nove di mattina, si prenota per il turno delle 17 perchè gli
    altri sono tutti pieni, nell'attesa si mette sul muretto dei box a prendere
    il tempo di quelli che girano, poi gira per i box e cerca di attaccare
    bottone facendo sfoggio di grande cultura motociclistica, sbircia sulle
    forcelle altrui i clic di regolazione del freno idraulico, si nutre solo di
    gatorade per reintegrare i sali minerali ed evitare di appesantirsi troppo,
    ricontrolla 100 volte la taratura delle proprie sospensioni afferrando il
    manubrio di lato e spingendo la forcella, alla 101 volta si accorge che la
    forcella si impuntava a metà perchè non aveva tolto il cavalletto laterale,
    allora toglie il cavalletto, da un'affondata bestiale, la moto rimbalza come
    una palla di gomma e gli scappa di mano, si inclina dalla parte opposta in
    cui lui si trova e si adagia per terra. Terrorizzato passa dall'altro lato,
    tira su la moto, fa il check-in dei danni e scopre UN graffio sulla
    carenatura, ma non c'è tempo per piangere, stanno chiamando il suo turno. Si
    avvicina al cancello pista insieme ad altri 30 esaltati, stanno lì fermi 5
    minuti e più stanno fermi e più sgasano, e quando il biossido di carbonio ha
    ormai sostituito l'ossigeno il cancello si apre ed entrano in pista! Prima
    regola, quando si gira in pista, scaldare bene le gomme, e così si fa 2 giri
    zigzagando mentre gli altri bestemmiano mentre lo schivano, poi altri 2 giri
    ad andatura ridotta per prendere i riferimenti delle staccate, poi decide di
    lanciarsi. Esce dalla Roma a 50 km/h, spalanca il gas, mette 4 marce sul
    rettilineo e frena per il Curvone, almeno 100 metri prima del Cagiva 125
    Mito che lo passa interno a tutta manetta; piega la moto, la mette in
    appoggio, da il gas progressivamente in uscita, le gomme tengono
    meravigliosamente, inizia a raddrizzare la moto e spalanca il gas, il motore
    sale di giri e ................... Porca donna di mali costumi, c'è la curva del semaforo,
    sono veloce e sono ancora piegato, se freno adesso mi sdraio, che faccio?
    Raddrizza la moto, poi frena, arriva lunghissimo alla curva del semaforo ma
    riesce a tenere la moto in pista e mentre la gira a 40 km/h gli scooter
    modificati lo sverniciano all'interno. Arriva al tornantino senza infamia e
    senza lode, lo gira fiero di perdere solo 2 o 3 metri dagli altri (che alla
    velocità del tornantino significa 3 decimi di secondo) apre il gas per la
    esse, e nonostante i consigli di Guido Meda e Loris Reggiani va subito a
    prendere la corda; ora, prendere la corda nella prima curva di una esse
    significa che o devi chiudere il gas per fare bene la seconda oppure che
    uscirai larghissimo dalla seconda, pur di non farsi passare dal Garelli VIP
    che lo tallona tiene aperto, in uscita vede avvicinarsi il cordolo, chiude
    il gas, ma ormai è salito sul cordolo, poi sul prato, 20 metri di prato, poi
    riesce a rientrare in pista, gira la Roma larghissimo, si prende altri 2
    giri a ridotta andatura per pulire le gomme, ricomincia a tirare, riesce
    fare il semaforo tenendo la corda (mentre un aprilia 125 RS sdraiato a
    sogliola lo sorpassa all'esterno), si fa un paio di giri ingarellandosi con
    un UDITE! UDITE! Monster 600 con bauletto e valigie laterali, quindi il
    turno finisce, ed il guerriero torna a casa, non senza beccarsi un autovelox
    sulla Cassia bis.

    Passa la sera della domenica vedendosi la videocassetta registrata del gran
    premio del Mugello, ascoltando le dotte dissertazioni di Guido Meda e Loris
    Reggiani sul telaio a traliccio, studia le traiettorie di Valentino Rossi
    per poterle replicare su strada, invidia il motore di Capirossi, dà ragione
    a Biaggi che si lamenta perchè la sua moto è inferiore alle altre,
    compatisce Yamaha, Suzuki e Kawasaki che non vincono un gran premio ed
    inoltre (come confermato dalla comparativa di Motociclismo sul circuito di
    Calafat) costruiscono delle 600 sportive che fanno cacare. Lunedì mattina è
    già dal carrozziere per far sistemare il graffio sulla carenatura, ma visto
    che c'è per essere originale si fa anche riverniciare tutta la moto coi
    colori ufficiali di Rossi, ed un bel numero 46 sul cupolino; quando la
    ritira, visto che il conto sono 400 euro di verniciatura + 400 euro di
    adesivi, deve lasciare in pegno al carrozziere l'orologio d'oro che gli
    avevano regalato per la prima comunione. Decide di uscire il sabato, perchè
    c'è meno traffico, e di fare la Tiburtina perchè "più tecnica"; dopo aver
    passato all'esterno un ciclista poco dopo Tivoli, sverniciato alcuni
    motocarro Ape 125 nei pressi di Vicovaro, esser rimasto in scia ad un UDITE!
    UDITE! Monster 600 con bauletto, valigie laterali, passeggero e borsa sul
    serbatoio nella salita dopo il bivio per Subiaco, arriva al curvone di
    Arsoli dove sono soliti radunarsi gli smanettoni per controllare la
    temperatura delle gomme; scende dalla moto, la parcheggia, entra nel bar per
    fare rifornimento di gatorade e con la coda dell'occhio vede con fierezza 2
    bambini che guardano estasiati la sua moto come quella di Valentino. Beve il
    gatorade, con la cannuccia perchè fa tanto pilota ai box, entra nel bagno
    per fare pipì, cosa sempre scomoda causa la tuta intera, poi lava la visiera
    e quando esce trova parcheggiate davanti al bar ben 46 Honda CBR600 R coi
    colori ufficiali di Rossi, ed un bel numero 46 sul cupolino; l'unica moto
    che si distingue dalle altre è un vecchio (per modo di dire) Suzuki GSXR 600
    del 2002. Il mucchio selvaggio risale in sella, non senza qualche difficoltà
    nel ritrovare la propria moto in mezzo a 46 moto uguali, e riparte rombando
    alla volta di Tagliacozzo, tutti rigorosamente attaccati come alla partenza
    di un gran premio, per cui anche se superi qualcuno la mischia è talmente
    folta che devi subito chiudere il gas per non tamponare il successivo; e
    così il serpentone inizia la salita lungo i colli di Montebove, strada molto
    bella, piena di curve, ma stretta ed anche un pò scivolosa. E infatti, dopo
    qualche chilometro, molti dritti per fortuna senza conseguenze (la strada è
    poco trafficata, perchè c'è una variante molto più veloce che corre
    parallela), uno del gruppo si sdraia. Tutti fermi per tirare fuori la moto
    dal fosso, constatare i danni (carenatura, semimanubrio storto, freccia,
    leva del freno), discutere sulle cause (asfalto sporco? aghi di pino? ha
    tirato troppo la staccata? gomme dure?) ammorbidire le sospensioni
    (SuperWheels dice che così la gomma lavora meglio negli asfalti a bassa
    aderenza) ed il gruppo riparte ad andatura ridotta per Tagliacozzo. Il
    motociclista da giornaletto si offre eroicamente di chiudere il gruppo,
    seguendo la moto danneggiata, così almeno ha la scusa per non tirare;
    nonostante il gruppo vada ad andatura di passeggio, non mancano svariati
    dritti lungo i tornanti in discesa; si arriva a Tagliacozzo, si lascia la
    moto danneggiata ad un meccanico, si va tutti in piazza, dove si intravede
    un gruppo di MOTOCICLISTI ESPERTI (oggetto delle prossime puntate), si
    passeggia ingobbiti nella tuta come banane disquisendo sulla necessità di
    montare freni al carbonio per frenare meglio in discesa, poi si torna a casa
    facendo la variante veloce, dove in fondo ai rettilinei sono in agguato come
    falchi gli autovelox che anche stavolta scattano al nostro protagonista una
    foto ricordo della splendida giornata.

    Arriva l'estate, ed il motociclista da giornaletto va in vacanza, avendo
    finito i soldi, a casa degli zii a Ladispoli. Zainetto in spalla con i pochi
    indumenti necessari, vestito come compete alla stagione (canottiera e
    calzoncini corti, sandali da frate), sale in sella alla fida cavalcatura ed
    imbocca l'Aurelia, tutta dritta tranne 3 curve sulle quali concentra tutta
    la sua ars piegatoria. Viene massacrato da: moscerini, zanzare, calabroni,
    particolato espulso dai camion non catalizzati, cicche di sigarette accese
    gettate dai finestrini delle auto, spruzzi di lavavetri ed anche un
    temporale estivo. Arrivato a Ladispoli quasi irriconoscibile, si lava, poi
    lava la moto, poi va in spiaggia a rimorchiare con la moto, rimorchia una
    alta 1.50 e pesante 70 chili, la porta a fare un giro sulla moto, arriva in
    un prato, la tizia per metterlo a suo agio gli fa dei complimenti sui colori
    della moto, e lui attacca facendogli tutta la storia di Valentino Rossi da
    quando aveva 16 anni in poi, il profilo delle Pirelli Diablo SuperCorsa, chi
    era Mick Doohan; quando lei dice che gli piaceva fare su e giù sulle buche,
    lui le spiega il funzionamento dell'ammortizzatore Ohlins; quando lei gli
    dice che ha un certo calore nelle parti basse, lui le spiega che è dovuto
    alla marmitta sotto la sella, e le spiega anche tutti i vantaggi di questa
    originale soluzione tecnica; insomma, quando la nana grassa capisce che
    questo è un tonto che non si accorge di come gliela sta sbattendo in faccia,
    si fa riaccompagnare a casa, ed il cretino si produce in robuste frenate per
    sentire le tette di lei sbattergli sulla schiena; finchè, all'ultima
    staccata sul lungomare, strada sulla quale è sempre depositato un
    impercettibile velo di sabbia, la ruota davanti non si blocca, la moto gli
    prende sotto ed il tapino scivola per terra. Incurante delle bestemmie che
    gli lancia la nana grassa, guarda la propria coscia sanguinante, e non sa se
    piangere più per le ferite o per la carenatura spaccata... Passa il tempo, siamo ad ottobre, sono ormai 3 mesi che la carenatura è stata riparata e
    ridipinta nei colori originali, il motociclista però va in giro senza
    carenatura per evitare di romperla, la moto va conservata bene per essere
    rivenduta al meglio l'anno prossimo: le anticipazioni del 2004 pubblicate su
    Motociclismo parlano già di una kawasaki con le pinze freno radiali, la
    forcella rovesciata e 5 valvole per cilindro; occorre mettere i soldi da
    parte....

    Che fine fa il motociclista da giornaletto?
    Le alternative sono 2: o si suicida dopo aver dichiarato bancarotta, oppure
    diventato grande si vendica; diventa giornalista, si fa assumere da un
    giornale di moto, ed incomincia a scrivere un pò di balle; il culmine lo
    raggiunge quando, ebbro dei fumi dell'alcool e delle carezze di Macio
    Melandri, mette quattro voti a caso nelle sue pagelle del dopogara; tanto,
    qualche motociclista che ci crede si trova sempre...
    Il Paradiso è bello per il clima, l' Inferno per la compagnia
    Ogni volta che tocco una Triumph ricevo le stigmate...

    'Get' è l'equivalente di puffare per i puffi. Funziona sempre.

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  3. #2
    TCP Rider Senior L'avatar di papitosky
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    che fatica leggerla tutta e sinceramente non mi ha fatto ridere
    l'amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci

  4. #3
    TCP Rider L'avatar di Acme
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    miiii quanto era lunga... mi aspettavo un premio alla fine!
    Voltaire: "Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo!"

  5. #4
    TCP Rider Senior L'avatar di ABCDEF
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    per me non era male, signor numero..........scritta per essere "detta" e non letta.........e quindi un po' lunghina, ma non male...........



    ne conosco parecchi di questi motociclisti ...............................

  6. #5
    Triumphista da Trattoria L'avatar di eusebius
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    Citazione Originariamente Scritto da Acme Visualizza Messaggio
    miiii quanto era lunga... mi aspettavo un premio alla fine!
    La curva è il miglior modo per congiungere due punti
    Meglio stare zitti e dare l'impressione di essere stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio
    Grattatio pallorum omnia mala fugat

  7. #6
    TCP Rider Senior L'avatar di Lo zar
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    27/09/08
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    Centobuchi.......a 2 passi da San Benedetto!!!!!
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    Ducati 848!!!!!!
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    17,464
    Un riassuntino?
    Ho messo la testa a posto...............ma non mi ricordo dove!!!

  8. #7
    TCP Rider Senior L'avatar di ABCDEF
    Data Registrazione
    05/07/09
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    39,120
    Citazione Originariamente Scritto da Lo zar Visualizza Messaggio
    Un riassuntino?
    quanto sei disposto a pagarlo ?

  9. #8
    TCP Rider L'avatar di il leso
    Data Registrazione
    09/05/08
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    vareeeess
    Moto
    un ronzino....
    Messaggi
    4,944
    l'avevo già letta....cmq è sempre bella

  10. #9
    TCP Rider Senior L'avatar di Mr Frowning
    Data Registrazione
    18/03/09
    Località
    fvg
    Moto
    qualche moto qua e là
    Messaggi
    32,762
    troppo lunga

  11. #10
    Presidente GTM e "Triumphista Senzapaura" L'avatar di fearless
    Data Registrazione
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    Località
    Senigallia beach
    Moto
    street triple ☆ fitness® version ☆ [bluette❤]
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    126,107
    chi mi fa un riassunto?

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