Non é perché la giustizia non funziona che non é possibile farla funzionare, perché se non funziona é anche merito dei cittadini che se ne guardano bene di intervenire quando vedono degli eccessi, quando picchiano o stuprano o sentono grida nell'appartamento vicino. Qualcuno ci penserà! Non immischiamoci troppo che poi si va a finire nelle gabole! E poi, visto che si fa una vita da conigli si pretende che qualcuno prenda l'ascia e si metta a tagliar teste, tanto per sopperire alle nostre rabbie, alla nostra sete di vendetta, al nostro vivere in pace. Cosa fare? Bella domanda, un po' banale ma bella domanda. Se il mondo civile é un po' pseudo é grazie a coloro che vanno a votare per tifoseria e non per cambiare realmente le cose. L'ultimo indulto é stato trasversale, eppure tutti ad additare una sola parte. Un cittadino é una persona che può pretendere ma finché avremo cittadini che abbassano la testa davanti al potere e la tirano su solo per inveire di tanto in tanto, magari anche tirando fuori i propri attributi, esagerando, per apparire belli virili, il mondo andrà così.
Al prossimo indulto andate fuori dalle questure, andate a gridare la vostra rabbia davanti al parlamento, a milioni, vedrete dove se lo metteranno l'indulto ... e intanto, quando avete dei sospetti di persone che approfittano del loro ruolo, siano essi psichiatri, poliziotti o preti, agite, fatevi sentire.
Non ho mai colpevolizzato una reazione violenta di un padre, di una madre, ma anche di un amico. Che questa la si proponga come legge la trovo meschina. Se poi la si vuole pure chiamare "educativa", allora vuol dire che il termine "educativo" comincia ad avere poco senso se si vuole costruire una società civile. Vivere la propria rabbia, i propri setimenti, anche i più violenti, é una cosa ... voler farne legge, a parer mio, non é solo di dubbio gusto ma é delinquenziale.








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