
Originariamente Scritto da
Luigi
Ecco che riaffiora di nuovo l’intolleranza della tolleranza fondamentalista . Quand’è che incomincerai a contestualizzare le affermazioni avendo ben presente da chi quando e come certe affermazioni vengono fatte, onde evitare di attaccare un povero diavolo solo perché ha usato un’espressione gergale ? Pensa che io che vivo al Nord ho imparato presto che il termine “terrone” puo’ essere addirittura affettuoso, tanto ormai è asciugato del suo significato originale.
La verità è che per essere gli intolleranti della tolleranza ci è richiesto uno sforzo di coerenza sovrumano mentre io e te invece, siamo mostri di incoerenza , e mi viene in mente , letti gli ultimi post, un argomento banale come quello dei gggiovani sui quali tante volte ci siamo confrontati, ogni volta a parti invertite, a seconda dello stato d’animo e , soprattutto, di chi stavamo parlando in particolare.
Forse è per questo che trovo piu’ stimoli di riflessione nel leggere di Storia mentre la filosofia mi fa sbellicare, le dottrine mi fanno incazzare e la poesia, tranne rari casi, mi annoia. Come dici giustamente , sono le nostre azioni che alla fine contano, ergo, non è l’Idea in sé che mi interessa ma l’applicazione che ne consegue , ergo, è molto piu’ utile approfondire fatti , persone e accadimenti , o, perlomeno, discutere di idee avendo sempre ben presente cosa di concreto hanno prodotto o potrebbero produrre. Partire dall’universale per scendere nel particolare o viceversa, ma sempre con un minimo di concretezza, altro che antagonismo tra materialismo e spiritualità, sempre come se fossero due partiti contrapposti.
Scusami lo sfogo ma a leggere di astrazioni mi è venuto in mente che domani mattina devo passare in banca per chiedere un prestito e se non me lo danno mi rimane solo di votarmi a Osho e che mercoledì ho un incontro di lavoro nel quale devo produrre risultati che non ho, per cui mi viene da pensare fanculo tutti compresi voi e il forum ma poi arriva Stella e rimango a leggere con il naso all’insù, mi conservo quello che ha scritto perché , se mai mi ricapiterà di innamorarmi , l’imparerò a memoria e gliela dedicherò spacciandola per mia (ma mantenendo rigorosamente il plurale perché in fondo, nonostante tutto, ve lo meritate davvero).
Poi arrivano Antonietta e Valentina capaci di mettersi quasi a nudo come solo le donne sanno fare (vedi Fabrizio ? Generalizzazioni di categorie ? ) e mi parlano di amore totale, di sconfitte e resurrezioni, e tutto questo, almeno per un po’, mi riconcilia con il genere umano .