E' vero, la ruota gira, ma una spintarella ogni tanto dovremmo darla noi. Lo so é molto facile a dirsi, molto più difficile a farsi.... ma ci si può provare almeno.
Ho letto quasi tutti i post e mi sento a disagio. Io infatti ho il lavoro che volevo e mi piace ancora tantissimo. Mi sento davvero fortunato rispetto a molti di voi. Ma, ma....... ho cambiato 5 volte lavoro, ne ho fatti di tutti i colori per arrivare a questo a 39 anni! Sono stato fortunato certo, ma io ci ho messo veramente del mio e ho sudato lacrime di sangue per riuscirci. Ma non posso certo essere sondo e cieco nei confronti di quello che mi circonda. Io vivo in Sicilia. Ci siamo abituati da sempre alla disoccupazione giovanile, ai paesi che si svuotano, al deserto dell'anima che rimane, ma adesso é molto peggio; ai giovani hanno rubato la speranza....e questo é un delitto, una strage e la pagheremo molto cara nelle prossime generazioni. I giovani oggi avrebbero tutto il diritto di chiederci di pagare di persona per restituirgliela questa speranza.
Ma nello stesso momento in cui mi sento fortunato mi accorgo di cadere in una trappola. Perché dovrei essere fortunato? Mi sono guadagnato il mio lavoro, lo faccio bene e anche di più. Allora perché dovrei sentirmi fortunato? Non sarà che proprio la precarietà ormai diffusa e consolidata, precarietà della visione e della progettualità che ognuno che si affaccia la vita dovrebbe avere per il proprio futuro, ci rende docili? Pronti ad accontentarci, pronti a ridimensionare i nostri sogni mentre la finanza mondiale tira le fila come se fossimo burattini.