Sono d'accordo con te al 90%.
Su tutto tranne che sul pensiero quotato.
La differenza tra noi e don Gallo è che noi siamo cittadini di una democrazia, lui è suddito di un monarca assoluto, l'unico dell'Occidente e uno dei pochi al mondo ad avere così vasti poteri.
Per giunta, ha compiuto questa scelta di sua volontà.
Che poi il Papa subisca condizionamenti a destra e a manca e che esistano di fatto cardinali più potenti di lui, così come la nostra democrazia rappresentativa sia -come tutte le democrazie analoghe- uno scontro di oligarchie in cui io e te possiamo solo scegliere (se ci va bene) da quale oligarchia farci comandare è un altro paio di brache.
Rimane una sostanziale differenza di fondo: qui IN TEORIA puoi scegliere, là no.
Bisogna mettersi in testa che la Chiesa, PER STATUTO, non è -come dice qualcuno- l'insieme dei fedeli, ma una organizzazione dove UNO comanda e TUTTI GLI ALTRI fanno.
Non è del resto ammissibile discutere con la voce di Dio.
Alla fin fine, accetto tranquillamente che don Gallo sia una brava persona, ma forse a 70 e passa anni dovrebbe decidere da che parte stare.
Per inciso: che la Chiesa debba pagare le tasse è una scelta di politica estera, frutto di concordati fra due paesi sovrani.
Cosa che nè io, nè te, nè don Gallo modificheremo, non è sufficiente mandargli la Finanza come al senegalese che vende cd contraffatti sotto casa.
Ecco perchè parlo di demagogia.
Ciao.
P.S: personalmente poi non sono molto convinto sulla storia che la Chiesa debba pagare le tasse.
Secondo me bisognerebbe innanzitutto dividere DEFINITIVAMENTE il LORO dal NOSTRO, dopodichè su ciò che è LORO fanno quello che gli pare, MA SE LO MANTENGONO LORO, su ciò che è ITALIANO hanno gli stessi diritti/doveri di tutti.
Stop con le 100000000000000000000 leggi ad personam che caratterizzano questo Paese.