Art. 104. Della Costituzione
La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.
Il Consiglio superiore della magistratura è presieduto dal Presidente della Repubblica.
Ne fanno parte di diritto il primo presidente e il procuratore generale della Corte di cassazione.
Gli altri componenti sono eletti per due terzi da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti alle varie categorie, e per un terzo dal Parlamento in seduta comune tra professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati dopo quindici anni di esercizio.
Il Consiglio elegge un vice presidente fra i componenti designati dal Parlamento.
I membri elettivi del Consiglio durano in carica quattro anni e non sono immediatamente rieleggibili.
Non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli albi professionali, né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale.
"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".
Il Consiglio superiore della magistratura (CSM) è un organo di rilievo costituzionale dell'ordinamento italiano. Esso è l'organo di autogoverno della Magistratura ordinaria, ovvero civile e penale. Ha lo scopo di garantire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, in particolare da quello esecutivo.
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"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".
Eh, no.
Qui non concordo per niente.
Il giudice non fa le leggi.
Le applica.
E' un mero esecutore.
Se le applica male, può e deve essere perseguito.
Pretendere di ridurre l'esecuzione della legalità a misero arbitrio è esercizio del tutto sterile; le leggi sono SCRITTE proprio per evitare che questo possa accadere, e lo sono già da qualche annetto.
L'unica cosa che si può fare è modificarle in corso d'opera, per far sì che risultino a noi favorevoli; ma questo può farlo un politico, non un magistrato.
Fuori dai denti, non mi pare che questo sistema sia stato usato nè da Ingroia, nè dal partito al cui meeting ha partecipato.
Sei completamente fuori strada, mi spiace.
Miei 2 cents.
"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".