Ma leggi e cerchi di comprendere almeno quello che scrivo, prendendolo come risposta alle tue parole?
Ho usato l'esempio dei bambini del Darfur, perché tu parlavi di cose "che ti restano impresse per la loro atrocità", e per questo ne parlavi.
I "tuoi amici" li ho nominati perché tu prima hai detto che saresti entrata in un bar a parlarne.
Magari pensare prima di scrivere sarebbe il caso, invece che sparare a zero attribuendo significati distorti alle parole altrui.