Il problema é che le cose, già dall'inizio, vengono pianificate dall'alto, poi, facendo credere alla gente che é loro compito scegliere, legittimano così la loro posizione già precedentemente pianificata. Si sceglie la destra o la sinistra come fosse una partita di calcio, da tifoseria accecata. Intanto, se uno decide di togliersi le fette di salame dagli occhi, ci si accorge che tra i due schieramenti non c'é poi una grande differenza e che i giochi portano beneficio alla popolazione solo per caso, e non per volere politico. Fanno tutti gli onesti ma sono tutti portatori sani di malattie terrificanti, come la sete di potere. E noi, giù a votare, per l'uno o per l'altro e felici che abbia vinto lo schieramento scelto, senza veramente capirne il perché, così, come un amore cieco da cieco tifoso. Addirittura sono i politici stessi che intervistati non conoscono a fondo le leggi che votano in parlamento o alla camera. Hai comunque ragione, non votare probabilmente non farebbe altro che passare dalla parte della maggioranza risicata, anche quando questa non piace. Che fare? Forse l'unica soluzione é votare senza pensare agli schieramenti (quel famoso voto buttato perché dato a qualcuno di troppo debole per emergere in politica, anche se valido) e dimostrare in piazza il proprio pensiero, le proprie opinioni. La cosa sicura, comunque, che il coltello dalla parte del manico l'hanno loro e non noi. Alla fine, noi, ci illudiamo di aver scelto e ci accontentiamo di essereper scelta.








per scelta.
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