Non riesco a seguire bene il filo logico di questo paragone.
Se fossero allevatori, che ci guadagnano dalla vendita delle future cavie, ti potrei dare ragione. Ma le case farmaceutiche, che spendono anche parecchio (se non erro un singolo beagle di green hill sta sui 3000 euro), non credi che preferirebbero abbattere i costi usando culture in vitro, simulazioni, etc rinomatamente molto più economiche?
I discorsi di lobby degli allevatori dettati dai soldi non mi sembrano troppo razionali. Come detto sopra un singolo cane costa sui 3000€ x 2500 numero massimo che gestiscono = 7.500.000€ fatturato di green hill. Sarebbe questo il potere economico, 7 milioni di euro?
Alla stessa maniera additare ad una iper semplicistica "sadicità" di tutti gli operatori del settore, una visione un pò disneyana dei "cattivi vs buoni".
Ahimè il discorso è di una sensibilità elevatissima e dà adito a partigianerie notevoli. Già leggere vivisezione come voluto sinonimo di sperimentazione animale vuol dire esprimersi su piani differenti.
Personalmente ho paura che da questo mio intervento partiranno discussioni a non finire, sulle quali preferisco passare oltre.
Per chi cerca una "controparte", mi auguro approcciata in maniera il più possibile distaccata, segnalo questo blog e le sue faq che quantomeno possono offrire una visione più completa che non siano le fotine dei cuccioli a fianco di foto di animali maciullati random che tanto fanno scalpore su facebook.
Salumi![]()