"È successo lunedì mattina in zona Paolo Sarpi Grave incidente, morto un motociclista L'uomo, 47 anni, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un'auto parcheggiata. Ferita la ragazza che viaggiava con lui.
Un uomo di 47 anni, che viaggiava in moto, è morto lunedì mattina, intorno alle 8.50, in un incidente stradale in via Bertini, angolo via Lomazzo, nella zona nord di Milano. Con lui, a bordo della motocicletta, c'era anche una ragazza di 23 anni, che ora è ricoverata all'ospedale Niguarda, ma non sarebbe in pericolo di vita. I due stavano percorrendo via Bertini, quando, all'altezza di via Lomazzo, il conducente della moto, M.S., ha perso il controllo del mezzo, per cause ancora da accertare, e si è schiantato contro un'auto parcheggiata lungo la strada. Sul posto è immediatamente intervenuta un'ambulanza del 118, ma l'uomo era già morto. La ragazza, C.E., che presentava traumi e fratture in varie parti del corpo, è stata trasportata all'ospedale Niguarda. Sul luogo dell'incidente i vigili urbani hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell'incidente.
16 luglio 2007"
Per tutta la giornata, nella strada - dove restano i segni di una frenata lunga circa dieci metri, da destra verso sinistra sulla carreggiata - gli agenti della Polizia municipale hanno tentato di ricostruire la dinamica dell´incidente e capire la ragione dell´improvvisa sbandata. Massimo S., direttore holding di un´azienda di autonoleggio, era formalmente residente a Catania. Sposato, lascia due figli. È la vittima della strada numero 53 in città.
Soltanto ventiquattr´ore prima due altri motociclisti sono morti in Lombardia. Giuseppe Vecchietti, 37 anni, residente a Merone, in provincia di Como, alle prime luci dell´alba di sabato era in sella a una Suzuki di grossa cilindrata, quando si è scontrato con un´automobile dopo una manovra di sorpasso. Dopo l´impatto la moto ha strisciato per terra per alcune decine di metri, sbalzando il motociclista, morto nell´impatto con il guardrail.
Nelle stesse ore un altro ragazzo moriva in Valtellina, mentre tornava a casa in moto dopo la nottata trascorsa con gli amici. Sulla statale 38 dello Stelvio, all´altezza delle prime case di Postalesio, Fabio Rota, 19 anni, di Sondrio, ha perso il controllo della sua moto Kawasaki Ninja e si è schiantato contro il parapetto della carreggiata. E sempre su una moto di grossa cilindrata è morto un altro centauro trentacinquenne, in viale Sicilia a Monza. La vittima, Fabio Pasinetti, residente a Milano, era in sella a una Suzuki 750: si è scontrato con una Tipo guidata da un tunisino residente a Rozzano. La Fiat attraversava la strada ed è finita contro la moto: l´impatto è stato talmente violento che una ruota è stata ritrovata 40 metri più in là.
Con l´incidente di ieri mattina a Chinatown arrivano a 53 le vittime della strada nel 2007 a Milano: 21 motociclisti, 4 ciclisti, 15 pedoni, mentre sono 13 i morti in incidenti tra auto. Lo scorso anno le vittime complessive erano state 92, 4 in più del 2005. Nei primi sette mesi del 2007 sono diminuite le vittime tra pedoni e ciclisti, mentre sono già cinque - quanto in tutto lo scorso anno - le vittime di incidenti in scooter. E, in più, le statistiche della Polizia municipale registrano ben 10554 feriti nel 2005 e 9990 nel 2006.
Numeri che, proiettati su tutto l´anno, confermano la pericolosità delle strade e la scarsa prudenza di molti guidatori. «Dai dati emerge il dimezzamento delle vittime tra ciclisti e pedoni - commenta il comandante della Polizia municipale, Emiliano Bezzon - ma sono più preoccupato per l´incremento dei morti su mezzi a due ruote. Da una parte è aumentato il numero di moto e motorini sulle strade, dall´altra siamo di fronte alla scarsa esperienza di molti che lasciano l´auto nel box e passano alle due ruote senza preparazione». Da un altro osservatorio privilegiato, quello dell´Aci, si chiedono «campagne di sensibilizzazione diversificate» per giovani e anziani. «Nelle città - dice Gianfranco Chierchini, di Acinnova, la società di studi e servizi dell´Automobile Club milanese - si verifica il 70 per cento degli incidenti con danni fisici alle persone, e il 40 per cento di quelli con morti. È necessario aumentare la consapevolezza del rischio nelle persone che non rispettano il codice della strada».